Al via caccia selezione ungulati in Provincia:"Metodo cruento e inefficace"

Al via la caccia di selezione di ungulati e daini in Provincia di Savona e scatta la protesta degli animalisti, con lettere di protesta inviate al Presidente Monica Giuliano.

“Le scrivo questa mail, scrive Roberta De Andreis, riguardo l'apertura della caccia di "selezione" agli ungulati, trovo infinitamente insensibile e vergognoso concedere l' abbattimento di poveri cuccioli impauriti o mamme gravide, ogni anno la storia si ripete”.
“Uccisioni cruente, prosegue la nostra lettrice, che mi chiedo quando mai avranno fine, poiché gli ungulati sopravvissuti  senza dubbio prolificheranno nuovamente lasciando intendere che l'unica soluzione che le Istituzioni sanno proporre è ucciderli, e poi quando nuovamente in soprannumero ucciderli ancora”.

“La legge, se non erro, prevede che prima di autorizzare gli spari, si debbano cercare sistemi idonei ed incruenti di efficace limitazione delle specie sul territorio, per questo motivo La invito ad avviare la ricerca di questi sistemi”.
“Piani  alternativi, prosegue De Andreis, non cruenti e sicuramente più civili di contenimento di specie selvatiche esistono già, inoltre c'è uno studio scientifico sugli ungulati che dimostra che distruggendo l’organizzazione sociale dei branchi con la caccia, raddoppiano le nascite,  per cui nei territori aperti alla caccia cinghiali, caprioli e daini sono in percentuale superiori rispetto alle zone vietate, non risolvendo la situazione per gli agricoltori, anzi, la peggiorano”.
“Quindi Le chiedo che sia contenuta la popolazione con metodi non cruenti nel pieno rispetto degli animali, così come già hanno provveduto altri paesi approvando progetti che si sono rivelati efficaci”, conclude la nostra lettrice.