Gli agricoltori savonesi, dopo il maltempo delle scorse settimane, che ha danneggiato moltissime coltivazioni, rischiano a breve di fare i conti con un’altra stangata: l’Imu sui terreni agricoli.
L’ultima bozza sul decreto dell’economia ha ulteriormente aggravato le cose, riducendo il numero dei Comuni esentati dalla tassa, che diventano 1.578, rispetto ai 3.524 attuali. Non dovrebbero pagare totalmente l’imposta i terreni situati in paesi al di sopra dei 600 metri, mentre è prevista una riduzione per quelli situati in Comuni tra i 281 metri e i 600, se di proprietà di coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali.
Una corsa contro il tempo per i contribuenti, compresi moltissimi coltivatori della Provincia di Savona, che dovranno pagare entro il 16 dicembre tutta l'imposta sui terreni relativa al 2014. Dal provvedimento è atteso un maggior gettito, pari a 350 milioni di euro.
In Provincia di Savona, fino al 2013, erano comunque pochi i comuni parzialmente o totalmente esentati, ma ora sembra che gli agricoltori si troveranno a pagare di più.
Per i terreni coltivati, il valore è costituito da quello ottenuto applicando all’ammontare del reddito dominicale risultante in catasto al 1 gennaio 2014, rivalutato del 25% e moltiplicato per 135. Per i terreni agricoli, nonché per quelli non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola il moltiplicatore è pari a 75.