Eventi - 25 novembre 2014, 07:39

Sicurezza alimentare: una filiera protetta, primo requisito di qualità

Il Laboratorio chimico merceologico dell’Azienda speciale per la formazione della Camera di Commercio di Savona organizza corsi di formazione obbligatoria per gli operatori del settore alimentare il 4 e il 5 dicembre. Per il presidente Grasso: “La tutela del prodotto finale inizia dalla produzione”.

Sicurezza alimentare: una filiera protetta, primo requisito di qualità

«La sicurezza alimentare è il primo tassello di garanzia finale della qualità del prodotto a tutela sia del consumatore sia delle aziende produttrici che applicano le buone pratiche nel rispetto delle leggi e della salute comune» dice Giancarlo Grasso, presidente dell’Azienda speciale per la Formazione della Camera di Commercio di Savona che organizza il 4 e il 5 dicembre i corsi di formazione per gli operatori del settore alimentare nella sede del Laboratorio chimico merceologico di Albenga (Regione Rollo 98). «Il rispetto delle regole stabilite dalla normativa europea sul settore alimentare – dice Grasso – oltre a essere un obbligo di legge per tutti gli operatori è indispensabile per tutelare le produzioni di qualità del made in Liguria e del made in Italy in generale. Mettere al riparo i propri prodotti da qualsiasi rischio di contaminazione è il primo passo per difenderne la qualità, requisito che fa la differenza anche sui mercati internazionali nella scelta dei prodotti dell’agroalimentare italiano che lo scorso anno, in piena crisi, è cresciuta del 6%».

Il corso di formazione obbligatoria per operatori del settore alimentare recepisce la normativa in vigore (DGRL n. 793 del 29 giugno 2012 e seguente Circolare esplicativa) secondo quanto previsto dalla legislazione europea, che regola tutto il settore delle produzioni alimentari (Reg. 852/2004/CE allegato II capitolo XII), e dal regolamento della Regione Liguria (DGRL n. 793 del giugno 2012). Il corso, articolato in due moduli, si attiene ai pareri dei responsabili della Asl 2 savonese e tratta gli argomenti che la normativa prevede, con un’attenzione mirata agli aspetti pratici delle singole realtà produttive.

I relatori sono: Pier Luigi Cepollina, biologo specialista in Igiene con orientamento di Laboratorio di Sanità Pubblica – consulente in Igiene degli alimenti e Luca Medini, direttore del Laboratorio Chimico Merceologico CCIAA Savona. Il modulo A è il primo approccio base, obbligatorio per il personale di vendita, somministrazione senza manipolazione, trasporto e deposito alimenti. «Comprende la formazione sui rischi e i pericoli alimentari di tipo chimico, fisico, microbiologico e su come prevenirli – spiega Luca Medini, direttore dell’Azienda speciale – importante anche l’approfondimento sui metodi dell’autocontrollo e sui sistemi dell’Haccp-Hazard Analysis and Critical Control Points che garantisce la salubrità delle preparazioni alimentari attraverso un controllo del processo produttivo in ogni sua fase, individuando i rischi che possono influire sulla sicurezza degli alimenti e attuando misure preventive per tenerli sotto controllo. L'azienda valuta i pericoli, stima i rischi e stabilisce le misure di controllo per prevenire l'insorgere di problemi igienico-sanitari».

Il modulo B è invece il modulo integrativo, riservato ai titolari di imprese alimentari, responsabili dei piani di autocontrollo, addetti alla produzione e preparazione di alimenti (che sono quindi tenuti a frequentare entrambi i moduli).

 

cs

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