Non solo i carabinieri oggi festeggiano la Virgo Fidelis essendo la protettrice anche della Certosa della Trinità ubicata nei pressi dei Porri di Dego, nella quale svolgono le loro funzioni una quindicina di suore di clausura che solo durante la giornata di oggi aprono le porte del monastero al pubblico.
I fedeli che oggi si recheranno presso il convento potranno, infatti, entrarvi e ascoltare i canti delle monache, senza, tuttavia, avere la possibilità di vederle, infatti le stesse eseguiranno i loro cori in una stanza adiacente a quella nella quale verranno raccolti i fedeli che avranno la possibilità solo di celebrare i Vespri con le suore.
Pochi di loro, inoltre potranno anche incontrare attraverso le sbarre delle celle di clausura la madre priora e la sua vice che dialogheranno con la consueta loro affabilità con i fedeli.
La Certosa è stata costruita per poter ospitare un gruppo di monache provenienti dalle certose di Giaveno e di Vedana. Esse avevano sperimentato, dall’ottobre del 1977 al 1994, una vita maggiormente eremitica, caratterizzata dalla permanenza in celle individuali su modello del ramo maschile. Questa esperienza perfettamente riuscita, ha consentito quindi la costruzione di un monastero strutturato per le rinnovate esigenze.
La struttura, si estende su di un area di circa un ettaro e mezzo, ed è formata da un corpo centrale circondato da tre chiostri. La certosa della Trinità risulta essere quasi inaccessibile perché immersa in una folta vegetazione, che permette alle sorelle la totale immersione nella meditazione e nella preghiera.
Questa certosa è una delle cinque certose del ramo femminile attualmente in attività.
Le monache per poter entrare in tale monastero devono essere molto motivate e la selezione è durissima, infatti la loro vocazione viene messa fortemente alla prova, solo un paio di sorelle su un centinaio che ne fanno richiesta possono entrare a fare parte della struttura.