Savona - 17 novembre 2014, 19:25

Savona, posizione del comune su Tirreno Power: la nota del consigliere Pongiglione

"Ribadisco la necessità della chiusura dei gruppi a carbone. Deve essere chiaro a tutti che, per contrastare questo cambiamento climatico in atto, si deve ridurre l’immissione in atmosfera di gas inquinanti, in particolare di CO2"

Savona, posizione del comune su Tirreno Power: la nota del consigliere Pongiglione

Il Consiglio Comunale oggi in palazzo Sisto ha votato all'unanimità l'ordine del giorno su Tirreno Power. Una posizione conciliatrice a sostegno del lavoro e del superamento del carbone.

 

Il consigliere Daniela Pongiglione di Noi per Savona- Verdi esprime la sua dichiarazione di voto, espressa oggi durante il consiglio, sulla necessità della chiusura dei gruppi a carbone.

“Voterò l’o.d.g. del Consiglio comunale perché ritengo che, con le integrazioni apportate, inquadri il  problema in modo più completo e obiettivo, in quanto considera anche la ricaduta di una Centrale Termoelettrica a carbone sul territorio e sulla popolazione. Per quanto riguarda Tirreno Power, ho presentato un’interpellanza (che passerà nel Consiglio comunale di domani 18 novembre) in cui chiedo al Sindaco che ci informi circa tutte le azioni intraprese dall’Amministrazione, a livello regionale e nazionale, per reperire  soluzioni al problema, ed è chiaro che si dovranno applicare tutti gli strumenti previsti dalla legge per sostenere i lavoratori (dipendenti  di T.P. e dell’indotto)”.

“L’argomento ‘occupazione’ è decisamente drammatico e riguarda tutta la Provincia e tutta la Città. A tale proposito chiedo che il Sindaco mostri il suo interessamento anche a tutte le maestranze delle altre aziende locali colpite da chiusure o licenziamenti e che si impegni, con il Consiglio comunale, anche per questi casi nel ricercare soluzioni positive. Vorrei  infine parlare di un argomento solo apparentemente distante dall’o.d.g. odierno: il dissesto idrogeologico che sta tormentando tutta l’Italia e in modo particolarmente disastroso la Liguria”.

“Le cause di questi fenomeni sono essenzialmente due. La prima è senz’altro la sconsiderata gestione del territorio, con inesistenti cure di consolidamento delle colline e delle fasce e di pulitura dei fiumi, con scarsissima manutenzione  delle zone interessate da esondazioni ecc., ma anche con cementificazione selvaggia e con concessioni edilizie  assurde e, soprattutto a livello governativo, con condoni generalizzati e (a detta del ministro Galletti) paragonabili a tentati omicidi”.

“Però esiste una seconda causa che riguarda tutto il globo terrestre e che si chiama “cambiamento climatico”.  L’ONU, la settimana scorsa, ha denunciato l’irreversibilità della situazione. I Paesi europei consapevoli dell’urgenza  delle soluzioni, hanno promosso un Patto Europeo dei Sindaci per contrastare il cambiamento climatico dovuto all’innalzamento della temperatura globale.  L’impegno è di arrivare al 2020 con la riduzione del 20% delle immissioni  di CO2 in atmosfera (nonché con l’aumento del 20% delle fonti energetiche alternative). A questo Patto ha aderito il Comune di Savona. Deve essere chiaro a tutti che, per contrastare questo cambiamento climatico in atto, si deve, con estrema urgenza, ridurre l’immissione in atmosfera di gas inquinanti, in particolare di CO2”.

“Che cosa dobbiamo perciò aggiungere alla vicenda dolorosa della Tirreno Power? Chi chieda  che le prescrizioni del Ministero vengano mitigate e che sia nuovamente consentita la produzione ai gruppi a carbone  (responsabili  di tali immissioni di Anidride carbonica), deve tenere ben presenti anche queste conseguenze gravissime sul clima mondiale”.                                                                     

 

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