Lunedì 3 novembre la sanità scende in piazza per uno sciopero generale: alla manifestazione aderisce anche Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche.
“Il nostro sciopero, spiega il Nursind, vuole ribadire due cose. De-finanziare il lavoro in sanità, de-capitalizzarlo come valore economico e sociale, impoverirlo con tante restrizioni oltre che creare danni importanti alla qualità delle cure impedisce di sanare le tante storture del sistema sanitario, le sue numerose diseconomie, di qualificarne la spesa se non di ridurla a scala di sistema. Le Regioni che ancora oggi sono le principali responsabili della sanità pubblica, non riescono a trasformare la crisi in opportunità e tutte le restrizioni finanziarie a loro imposte da loro sono tradotte in restrizioni al lavoro, in tasse ai cittadini, in quote sempre più crescenti di privatizzazione e in meno qualità, ma mai in altra sanità”.
La nuova legge di Stabilità prevede inoltre il blocco contrattuale per i lavoratori del Pubblico impiego e tagli agli sprechi da parte delle Regioni.
“Tutto ciò, spiega il sindacato, ha ricadute importanti sulla categoria degli infermieri che, ricordiamo, sono i professionisti in prima linea nell’accogliere, assistere e prendersi cura dei malati acuti, cronici e fragili. Non è un caso che i primi ad essere stati contagiati dal virus Ebola siano stati infermieri in servizio presso gli ospedali. Degli infermieri ma più in generale dei lavoratori della sanità non ci si ricorda mai ma delle forze dell’ordine si anche se entrambi sono i primi garanti di una sicurezza che è parte costitutiva di un certo grado di civiltà”.
“Il 3 novembre ci troveremo davanti a Montecitorio per supportare lo sciopero con una manifestazione del nostro disagio”, conclude il Nursind.
Difficile la situazione del personale infermieristico anche ad Albenga dove da mesi, ormai, gli infermieri sono costretti a turni massacranti per coprire i servizi essenziali in una situazione nella quale la mancanza di personale è una emergenza che perdura da così tanto tempo da essere diventata la regola.
In una situazione come quella che si sta vivendo, di disagi continui e tagli indiscriminati al settore l'emergenza sta diventando sempre più difficile da gestire per questo la necessità di fare sentire la propria voce.
Previsti dunque disagi negli ospedali della Provincia di Savona, dove verranno comunque garantiti i servizi essenziali.