Troppo spesso frigoriferi, condizionatori, televisori, computer, piccoli elettrodomestici sono smaltiti impropriamente una volta rotti.
Quelli più piccoli finiscono nella raccolta indifferenziata, mentre quelli più ingombranti vengono abbandonati in strada accanto ai cassonetti, oppure in campi, boschi e spiagge, tutto ciò quando, invece, sarebbe molto semplice liberarsene accedendo al ritiro degli ingombranti attivo nei vari comuni e, per quel che concerne i piccoli oggetti RAEE ovvero i Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche forse ancora non tutti sanno che è possibile riconsegnarli gratuitamente in un qualunque negozio di elettrodomestici che dovrà accettarli anche senza l’obbligo da parte dei clienti di effettuare alcun acquisto.
Ecodom - il principale Sistema Collettivo Italiano nella gestione dei RAEE in occasione della XXII edizione di “Puliamo il Mondo”, ricorda le 5 regole per lo smaltimento di tale genere di rifiuti
1. Non buttare mai i RAEE nella spazzatura indifferenziata, non abbandonarli nell’ambiente e non dimenticarli in casa, in soffitta o nei garage.
2. Portarli alle isole ecologiche più vicine. I centri di raccolta (o isole ecologiche) sono strutture allestite dagli Enti Locali per la raccolta differenziata delle diverse tipologie di rifiuti (tra cui i RAEE). Dai centri di raccolta i rifiuti vengono inviati a impianti di trattamento che garantiscono la salvaguardia dell’ambiente (evitando la dispersione di sostanze inquinanti) e il riciclo delle materie prime.
Consegnare il vecchio al negoziante che è tenuto a ritirarlo gratuitamente con il nuovo Decreto Legislativo 49/2014 è stato introdotto infatti per i negozi con superficie di vendita superiore a 400 mq – l’obbligo di ritiro gratuito “uno contro zero” dei RAEE di piccolissime dimensioni (aventi cioè dimensione massima inferiore a 25 cm).
3. Richiedere il ritiro a domicilio per i RAEE ingombranti: si tratta di un servizio presente in molti Comuni.
4. Ricordare che i RAEE possono diventare preziose risorse se correttamente riciclati, mentre, se trattati in modo non corretto, possono essere dannosi per l’ambiente. Da un frigorifero, ad esempio, si ottengono fino a 28 kg di ferro, 6 kg di plastica e oltre 3 kg tra rame e alluminio, ma lo stesso frigorifero contiene anche sostanze altamente inquinanti, come i CFC e gli HCFC, gas ozono-lesivi. Se abbandonato, quel frigorifero finirà probabilmente nelle mani di soggetti interessati soltanto a ricavarne le materie prime aventi valore economico, senza la minima preoccupazione di recuperare in modo corretto le sostanze inquinanti.
Per capire l’importanza dell’osservazione di tali norme è sufficiente guardare ai dati circa le emissioni di Co2 evitata grazie alla corretta gestione dei rifiuti.
Grazie al processo, si è evitata l’immissione in atmosfera di 17.460 tonnellate di anidride carbonica (CO2) e si è intercettata e correttamente smaltita una significativa quantità di gas che danneggiano lo strato di ozono. Inoltre, l’utilizzo delle materie prime (ferro, alluminio, rame e plastica) ottenute dal riciclo di questi RAEE ha consentito, nel primo semestre 2014, un risparmio energetico di circa 1.549.000 kWh di energia elettrica, rispetto a quanto necessario per ottenere le stesse quantità di materie prime “vergini”.
Dando una occhiata approfondita alla nostra provincia possiamo notare come siano 287 le tonnellate di Raee gestite da Ecodom che hanno determinato una mancate emissione di Co2 pari a 4820 tonnellate e il risparmio di 347000 KWh di energia.
Ancora molti passi in avanti si possono senza dubbio fare in tale settore e per ottenere risultati positivi è necessario l’impegno di tutti.