Attualità - 12 ottobre 2014, 13:00

Emergenza sfratti: al via il decreto sulla morosità incolpevole

Chiunque attraversi difficoltà economiche per perdita di lavoro o malattia, se risponde a determinati requisiti, può farne richiesta

Emergenza sfratti: al via il decreto sulla morosità incolpevole

Con il decreto legge 102/2013 è stato introdotto l’istituto della morosità incolpevole, ed un Fondo di 20 milioni di euro per l’anno 2014 e altri 20 milioni per il 2015, destinati a quei Comuni con alto tasso di abitanti che hanno avviato bandi o procedure a favore di inquilini morosi incolpevoli, entro il 29 ottobre 2013. Sono previsti fino a 8000 euro a famiglia. 

Cause di morosità incolpevole:

– perdita del posto di lavoro per licenziamento

– cassa integrazione ordinaria o straordinaria con notevole riduzione del proprio reddito

– mancato rinnovo dei contratti di lavoro a termine, o di lavori atipici

– cessazione dell’attività di libero professionista, attribuibile a causa di forza maggiore

– malattia grave o infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare

Ci si deve rivolgere ai Comuni, i quali comunicheranno in secondo momento alla Prefettura - uffici territoriali del Governo, un elenco dei richiedenti in possesso dei requisiti.

Requisiti richiesti per l’accesso al fondo:

– essere titolari del contratto di locazione ad uso abitativo regolarmente registrato

– essere residenti in un alloggio oggetto di procedure di rilascio da almeno un anno

– rispettare i parametri ISE/ISEE previsti dal decreto, ovvero 35.000 euro per ISE, 26.000 euro per ISEE

– essere cittadini italiani o europei – possedere il regolare titolo di soggiorno se cittadini non appartenenti all’Unione Europea

– aver ricevuto atti di intimazione di sfratto per morosità, con citazione per la convalida.

Titoli preferenziali per l’avanzamento in graduatoria: – la presenza all’interno del nucleo familiare di un componente che sia ultrasettantenne e/o minore – la presenza in famiglia di un invalido per almeno il 67% o in carico ai servizi sociali o alle competenti aziende sanitarie locali per l’attuazione di un progetto assistenziale individuale.

r.g.

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