Ma Godot (questo il soprannome dato da Raffella Paita ad Andrea Orlando) arriva oppure no? E’ questo l’interrogativo che da settimane aleggia nel Pd ligure, in vista delle primarie di coalizione.
Circa un mese fa era stata ventilata con insistenza la discesa in campo del Ministro della Giustizia per la carica a Governatore della Liguria. Ma ad un mese e mezzo dal 30 novembre, giorno in cui si svolgeranno le Primarie, la sua candidatura resta ancora in forse.
I motivi? Su tutti la tanto attesa riforma della giustizia: se Orlando “abbandonasse” il Governo in favore della Regione non avrebbe portato a casa, come si dice in gergo calcistico, il risultato.
In dubbio quindi, attualmente, la discesa in campo ligure dello spezzino, che dovrebbe comunque sempre essere avvallata da Matteo Renzi.
E allora quali sono le ipotesi più concrete in vista delle Primarie? All’orizzonte potrebbero profilarsi altri candidati ad insediare a Raffaella Paita lo scranno di Piazza De Ferrari. Avversario dichiarato da tempo Federico Berruti, che attualmente si sta confrontando con le regole delle Primarie: per presentare la candidatura sono infatti necessarie 35 firme dell’assemblea regionale e 1.800 degli iscritti, un traguardo non semplicissimo.
La scorsa settimana poi erano state ventilate altre candidature, dal segretario regionale del Pd Giovanni Lunardon a quelle dei deputati liguri Mario Tullo e Lorenzo Basso, ma per ora si tratta di voci di corridoio.
Senza la discesa in campo di Orlando Raffaella Paita sembrerebbe la favorita per la guida alla Regione. E tra i sostenitori del Ministro alla Giustizia circola in questi giorni un’ipotesi prevalente, cioè quella di evitare le Primarie e sostenere in maniera unitaria il candidato più forte.
O in questo caso la candidata più forte, assessore regionale alle infrastrutture e protetta di Burlando.
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