Dall’1 ottobre 2014 entra in vigore la nuova convenzione tra il comune di Rialto e Calice Ligure che prevede lo svolgimento in forma associata delle seguenti funzioni: Pianificazione Urbanistica ed Edilizia di ambito comunale, Trasporto pubblico, Protezione Civile, Gestione dei servizi di raccolta dei rifiuti, Edilizia scolastica. Con le funzioni relative al Distretto Sociosanitario, Polizia Municipale e Catasto già convenzionate nel 2013 il comune di Rialto svolge in forma associata otto funzioni sulle nove previste dalla legge (al 30 settembre 2014 l’obbligo riguarda almeno sei funzioni da svolgere in forma associata) per adempiere alle disposizioni di legge entro dicembre c.a. pensiamo di svolgere in forma associata anche la Gestione Finanziaria e Contabile (Ragioneria).
“Sono personalmente convinto dell’utilità dello svolgimento dei servizi in forma associata che permettono ai piccoli comuni di avvalersi di tecnici qualificati e di esperienza in grado di offrire servizi adeguati ai cittadini – afferma il sindaco Silvio Casanova - Qualche perplessità riguarda la norma che prevede anche la contestuale riduzione dei costi che deve essere dimostrata e contabilizzata; a tale proposito assieme ad una trentina di comuni abbiamo aderito ad una iniziativa del comune di Pontinvrea e chiesto un parere alla Corte dei Conti per capire se una funzione in forma associata deve essere perseguita anche se non si ottiene l’economicità del servizio”.
Continua il primo cittadino di Rialto: “La legge consente di associare le funzioni fondamentali tramite Convenzioni o Unioni dei Comuni ma c’è chi cerca di delegittimare le convenzioni esercitando pressioni e forzature per spingere i comuni ad unirsi con il miraggio che per accedere a futuri finanziamenti servono le Unioni. Purtroppo tra gli sponsor di questa tesi si distingue l’ANCI che da tempo persegue una politica che tende a penalizzare i comuni sotto i 15.000 abitanti con il chiaro obiettivo di sopprimere i piccoli comuni”.
“In Francia i comuni sono oltre 30.000 (contro i circa 8.000 in Italia) e nessuno pensa di penalizzare i piccoli municipi per risanare i il deficit dello Stato sicuramente creato da altri. I nostri comuni presentano livelli di virtuosità elevatissimi e costi della politica irrisori. I piccoli comuni del nostro entroterra consapevoli che unendo debolezze non si ottiene una forza, sono da tempo in contatto con Finale Ligure per verificare possibili collaborazioni nello spirito di sussidiarietà e forti delle attuali collaborazioni per quanto riguarda il Distretto sociale, il SUAP, la Commissione Locale del Paesaggio ed in via di attuazione il Vincolo Idrogeologico. L’Unione è una sovrastruttura e di fatto un nuovo ente con un proprio statuto che necessita di un percorso da attuare a tappe in modo volontario e senza forzature per salvaguardare le diverse esigenze dei comuni aderenti e perseguire gli interressi dei cittadini”.