Attualità - 13 settembre 2014, 10:00

Comitato Portuale di Savona decide sull’acquisto del VIO

Acquisizione della quota detenuta da Gf Group (Gruppo Orsero) nella società proprietaria dell’Interporto di Vado Ligure (VIO Spa): questo l’ordine del giorno del Comitato Portuale di Savona, convocato per lunedì prossimo 15 settembre

Comitato Portuale di Savona decide sull’acquisto del VIO

Acquisizione della quota detenuta da Gf Group (Gruppo Orsero) nella società proprietaria dell’Interporto di Vado Ligure (VIO Spa). Questo l’ordine del giorno del Comitato Portuale di Savona, convocato per lunedì prossimo 15 settembre. La partecipazione di GF Group nel centro intermodale alle spalle delle banchine vadesi  vale il 64% del capitale sociale di VIO. L’Authority di Savona è oggi all’8% mentre la quota restante (28%) eè nelle mani del Gruppo Gavio attraverso la controllata Autostrada dei Fiori Spa. La vendita delle azioni del Gruppo Orsero, nell’ambito della dismissione delle partecipazioni “non strategiche” al business centrale di Gf Group (importazione e distribuzione di frutta), rientra nel piano di ristrutturazione del debito (circa 245 milioni) accumulato dalla società e su cui è stata trovata un’ipotesi di accordo con le banche creditrici.

Già nel maggio scorso il Comitato Portuale, in questa ottica, aveva affidato al presidente Gianluigi Miazza un mandato esplorativo allo scopo di verificare tempi e prospettive in vista di un’eventuale acquisizione della quota di controllo dell’Interporto. L’iniziativa ha come obiettivo immediato quello di garantire la continuità operativa di una struttura logistica destinata ad acquisire un ruolo strategico quando entrerà in funzione la piattaforma contenitori di Vado Ligure, ma dovrebbe anche avere un carattere transitorio, nel senso che l’Authority sarebbe poi pronta a trasferire il controllo del VIO ad altri soggetti.

Ci sarà anche da tener conto del fatto che l’acquisizione della gestione diretta di una società privata potrebbe sollevare perplessità e riserve sia da parte dei revisori dei conti sia del ministero dei Trasporti. In ogni caso la stessa decisione di mettere all’ordine del giorno il “caso Interporto” rappresenta una forte ripresa di iniziativa “politica” dell’Autorità Portuale savonese dopo un’estate impegnativa, dedicata a tentare di allontanare il rischio di accorpamento con l’Authority di Genova. Preoccupazione, al momento, solo accantonata ma non scomparsa.

r.g.

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