Attualità - 14 giugno 2014, 15:38

Albenga: minoranza agguerrita contro la soluzione di Ghiglione per "far cassa"

Guarnieri e Nucera "I beni del comune non sopo più i gioielli di famiglia?". Chirivì "Rinnovo l'appello a Cangiano per la Villa XXV Aprile"

Albenga: minoranza agguerrita contro la soluzione di Ghiglione per "far cassa"

Che la situazione economica del comune di Albenga fosse molto difficile lo sapevamo, lo aveva fatto notare il consigliere di minoranza Porro che, dopo l’esposizione delle linee programmatiche del Primo Cittadino aveva preso la parola per prima affermando “Ho sentito tanti bei progetti, ma non ho sentito come questi verranno portati avanti. Il debito è di oltre 2,5 milioni  di euro e presto aumenterà. C’è bisogno di risposte concrete”.

A dare le prime risposte era stato Tullio Ghiglione assessore ai lavori pubblici che aveva dato la sua ricetta per salvare le casse comunali : 1) accedere ai finanziamenti europei 2) puntare sulla gestione da parte di privati dei beni pubblici attraverso una finanza di progetto 3) vendere i beni di cui il comune dispone.

Se sui finanziamenti europei il consenso è unanime anche se Rosy Guarnieri durante il consiglio ha fatto notare che esistono delle difficoltà per il loro ottenimento, molte polemiche sorgono sugli altri due punti.

Affermano i rappresentanti della pretendente amministrazione Guarnieri e Nucera “Ci hanno accurato di voler vendere i nostri gioielli di famiglia. A quanto pare ci hanno ripensato”.

Precisa Nucera “Avevo fatto mettere all’asta Villa XXV Aprile e mi avevano accusato pesantemente. L’asta è rimasta deserta per due volte, ritengo che in effetti potrebbe essere una risorsa, mi chiedo solo come mai quando abbiamo tentato di fare questa operazione noi abbiamo ottenuto solo risposte negative”.

La protesta si fa sentire anche sulle pagine dei social network e per le vie cittadine sulle quali in molti si scagliano contro la proposta di Ghiglione .

Tra questi l’ex consigliere Alessandro Chirivì che si era opposto da subito alla vendita in particolare della Villa ed aveva già rivolto un appello al commissario Montella affinchè si astenesse da una vendita e ancor più da una svendita – perché di quello si parlava – dell’edificio in stile liberty che si affaccia sul mare affermando l'ultima asta a prezzo ribassato è andata deserta, il villino è troppo bello e prezioso per essere svenduto, spero che possa essere reso nuovamente fruibile per la cittadinanza, i turisti e gli ospiti di Albenga e del comprensorio, rimesso a nuovo per ospitare eventi, concerti e mostre nella zona mare”.

Chirivì oggi rinnova l’appello anche al sindaco Giorgio Cangiano ribadendo l’opportunità di restituire il bene ai cittadini.

Perplessità lascia anche la soluzione che prevede la possibilità di affidare a privati la gestione di beni pubblici.

In particolare il timore che anima molti cittadini ingauni è uno: che possano avvenire altre lottizzazioni di terreni che verranno, dunque, affidati a privati, i quali li potrebbero edificare.

ciò arricchirebbe senza dubbio le tasche di qualcuno, ma l’impatto sarebbe davvero consistente e forse più che di interessi comuni si parlerebbe degli interessi privati di alcuni” affermano in molti cittadini.

Mara Cacace

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