Finalmente una buona notizia per la Tirreno Power di Vado Ligure dopo i tre presidi di questa mattina: il Prefetto ha infatti comunicato che il 30 giugno è stato fissato il tanto atteso incontro interministeriale a Roma.
A fine mese dunque i sindacati, i sindaci di Vado e Quiliano e la Regione saranno presenti ad un vertice congiunto tra Ministero delle Sviluppo Economico e dell'Ambiente.
"Siamo soddisfatti del risultato, sottolinea Fulvia Veirana della Cgil, ma abbiamo chiesto alle istituzioni di anticipare ulteriormente la data, perchè bisogna trovare una soluzione congiunta per Tirreno Power il prima possibile. Nei prossimi giorni ci confronteremo con la Regione, i sindaci per cercare di rendere l'incontro il più fruttifero possibile ed ottenere così dei risultati. Scogliamo dunque i presidi in attesa di poter costruire con gli enti locali una posizione del territorio omogenea."
Questa mattina i lavoratori ed i sindacati hanno effettuato tre presidi congiunti per far sentire la loro voce, uno davanti alla Prefettura, uno al Terminal Renfuse di Porto Vado e uno al Comune di Quiliano.
La preoccupazione tra i sindacati resta comunque molto alta: Tirreno Power negli scorsi giorni ha infatti annunciato un piano industriale che prevede altri licenziamenti, oltre agli esuberi che aveva già annunciato.
Aumento degli esuberi determinato dalla notifica da parte del Ministero dell'Ambiente della sospensione dell'AIA per i gruppi a carbone VL3 e VL4 della centrale. La notifica, motivata dal Ministero dell'Ambiente per la mancata costruzione nei termini del gruppo VL6, si affianca al sequestro disposto dalla Procura della Repubblica di Savona che da marzo ha portato la centrale e l'intera città di Vado in un "limbo infernale".
Ora, l'accettazione o meno dell'istanza di dissequestro e della nuova AIA presentata dall'azienda sarà determinante per le sorti della centrale.
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