Convocare al più più presto un tavolo interministeriale sulla Tirreno Power di Vado Ligure e trovare una soluzione sugli esuberi. E' quanto chiederanno in una lettera indirizzata al Ministero dell'Ambiente e al Ministero dello Sviluppo Economico, il sindaco di Vado Ligure Monica Giuliano e il sindaco di Quiliano Alberto Ferrando.
"Appresa la sospensione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale a Tirreno Power da parte del Ministero dell’Ambiente e l’annuncio da parte dell’azienda dell’avvio delle procedure di licenziamento con un aumento degli esuberi dai 190 iniziali ad ulteriori 130 su Vado Ligure e Quiliano, come sindaci chiediamo con assoluta urgenza l’attivazione – con un immediato incontro - del tavolo con il Ministero dell’Ambiente, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero del Lavoro, Regione Liguria, Provincia di Savona, azienda e Organizzazioni Sindacali nazionali e provinciali per dare una risposta all’ulteriore aggravarsi della crisi occupazionale sul nostro territorio" affermano i sindaci nella lettera.
Dopo la sospensione dell'AIA per i gruppi a carbone VL3 e VL4 della centrale, notificata questa mattina dal Ministero dell'Ambiente, si fa sempre più pressante e allarmante la questione occupazionale, sono 190 infatti gli esuberi.
La richiesta urgente di un nuovo incontro a Roma, incentrato su Vado, si è fatta più forte in seguito alla notifica della sospensione dell'AIA giunta oggi che di fatto blocca la ripresa dell'attività dei gruppi VL3 e VL4 della centrale. Si tratta della sospensione dell'Autorizzazione Integrata Ambientale 'vecchia', che non sarà rinnovata perchè, secondo il Ministero dell'Ambiente, è venuta a mancare la costruzione, nei termini prefissati, del gruppo VL6.
E proprio oggi a Roma si è svolto un incontro su Tirreno Power, dove si è fatto il punto della situazione dell'azienda a livello nazionale.
I sindacati sono in agitazione, per domani alle 14,45 è stata convocata un'assemblea nella centrale con i lavoratori.