Dispiacere, questo il sentimento prevalente dei quattro candidati sindaco di Finale Ligure che ieri hanno partecipato alla tavola rotonda organizzata dall'ANPI e a cui il M5S ha scelto di non essere presente, nonostante fosse stato invitato (clicca qui per l'articolo). La motivazione? A giudizio del partito di Beppe Grillo questi incontri sono:"lo strumento meno adeguato di confronto con i cittadini, perchè rappresentano un modo vecchio ed obsoleto di fare politica".
E così abbiamo chiesto un commento sul gesto proprio ai quattro che invece hanno scelto di essere presenti e illustrare il programma ai cittadini.
"Posso dire, sottolinea Giovanni Ferrari, che essendo una festa organizzata dall'ANPI, non si trattava di uno scontro politico, ma di un momento per parlare con i cittadini, e verrebbe da dire che non crede nella forza delle proprie idee. Chi ha paura di confrontarsi con gli altri rimanda qualcosa che prima o poi deve arrivare, specie se vuoi fare il sindaco".
Duro attacco invece da parte di Simona Simonetti, che l'anno scorso aveva partecipato ad un tavola rotonda promossa dalla Rete Fermiamo il Carbone e dal M5S a Zinola, in occasione del Festival Contro il Carbone:"Non è che se una cosa la organizzano gli altri è fuori luogo, mentre se la fai tu è sempre valida. E' sempre sbagliato sottrarsi al confronto, a meno che non pensi che il mediatore dell'evento possa essere fazioso e scatenare una polemica e non mi sembra certo il caso dell'ANPI. Oppure il M5S pensa quello?".
Molto più diplomatico Ugo Frascherelli, che ha commentato:"Ignoro le ragioni per cui non abbiano voluto partecipare. Spero solo che si saranno altre occasioni per conoscerci".
E forse queste ragioni le individua Matteo Piccardi:"Il M5S di Finale replica nel locale i dettami di Casaleggio e Grillo, cioè quelli di sottrarsi al confronto e di autocelebrarsi. Ogni occasione di dibattitto deve essere sempre interpretata in chiave positiva, tanto più che questo era un evento organizzato dall'ANPI in occasione del 25 aprile".
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