Politica - 26 marzo 2014, 15:30

Consiglio Comunale tra le polemiche sulla vicenda ATA: botta e risposta tra la minoranza e il sindaco

Il consigliere Arecco ieri ha chiesto maggiori chiarimenti sulla società partecipata savonese coinvolta nell’indagine che vede due dipendenti ATA indagati per aver truccato l’appalto nello svolgimento della gara per la raccolta differenziata dei rifiuti di Pietra Ligure

Consiglio Comunale tra le polemiche sulla vicenda ATA: botta e risposta tra la minoranza e il sindaco

Consiglio Comunale tra le polemiche, quello di ieri a palazzo Sisto. Dopo la richiesta delle dimissioni dell’assessore Luca Martino per la vicenda legata al crak del Savona Calcio, al centro del dibattito che ha riunito consiglio e giunta comunale, la società partecipata ATA. Il consigliere leghista Massimo Arecco ha infatti presentato richiesta di convocazione del Consiglio Comunale in merito all’azienda multiservizi e all’inchiesta in corso da parte della Magistratura.  Maggiori chiarimenti quindi sulla società partecipata savonese coinvolta nell’indagine denominata “Trash”, che vede due dipendenti ATA indagati per aver truccato l’appalto nello svolgimento della gara per la raccolta differenziata dei rifiuti del Comune di Pietra Ligure.

In merito all’indagine in corso, credo sia necessario chiarire la linea economica dell’azienda” ha affermato il consigliere Arecco sostenuto da altri esponenti della minoranza. “E’ un atto dovuto aprire un dialogo per capire le intenzioni della società partecipata ATA”, si aggrega Livio Bracco del PDL. “Per quale criterio ATA ha potuto agire e assumersi attività fuori dalla sua competenza?” domanda Daniela Pongiglione di Noi per Savona. Ad esigere chiarimenti anche i consiglieri Fausto Benvenuto, Milena Debenedetti e Ileana Romagnoli.

Ad intervenire il sindaco Federico Berruti che ha giudicato “incomprensibile” la richiesta. “Una polemica inutile” quella sollevata dal Consiglio, secondo il primo cittadino. “In merito alla vicenda, risulta che ATA abbia vinto l’appalto sull’affidamento della gestione della raccolta differenziata, il cui servizio, operativo dal primo luglio 2013, è risultato essere soddisfacente – afferma -  l’azienda, inoltre, deve ancora avere accesso ai documenti e all’ordinanza cautelare emessa dalla Procura”. E ha continuato: “Se un’azienda come ATA rimanesse confinata a Savona avrebbe meno possibilità di sopravvivere, per questo non deve risultare una preoccupazione se questa estende le proprie competenze nel territorio”. Per ribattere agli attacchi della minoranza, il sindaco ha ribadito lo stato rigoroso di controllo a cui è sottoposta l’azienda e la trasmissione trimestrale di un report sullo stato economico e delle attività, fornito a tutti i capogruppo consiliari. “Il servizio di igiene urbano è ben gestito da ATA. La raccolta differenziata rimane l’obiettivo di questa amministrazione, ma sono necessari tempo e investimenti, che non sono immediati”. A dibattere nuovamente i consiglieri di minoranza: “Savona non può essere considerata una città pulita, semmai detiene zone di particolare degrado e ha bisogno di ristrutturazioni”.

Debora Geido

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