Attualità - 22 marzo 2014, 18:00

Albenga, i commercianti di via Don Isola si difendono "non abbiamo addossato responsabilità a Don Gigi, ma da mesi denunciamo il degrado"

Sulla situazione di via don Isola arriva la risposta dei commercianti e dei residenti che si sono sentiti accusati dalle parole postate da Eraldo Ciangherotti su Facebook "Noi non siamo contro la tavola del cuore!"

Albenga, i commercianti di via Don Isola si difendono "non abbiamo addossato responsabilità a Don Gigi, ma da mesi denunciamo il degrado"

Sempre di più le persone che non riescono a far fronte a quelle esigenze primarie che dovrebbero essere garantite a tutti come un alloggio e un pasto caldo.

In quest’ottica è arrivato l’intervento di Don Gigi  che, ad Albenga, ha allestito “la tavola del cuore” un salone dove ogni giorno viene servito un pasto caldo o al sacco per tutti coloro che ne abbiano necessità.

Eraldo Ciangherotti, da sempre molto attento alle tematiche sociali e di solidarietà di Albenga, attraverso un post pubblicato ieri su Facebook si è schierato dalla parte di Don Gigi affermando

Giù le mani da Don Gigi. Comprendo il disagio e lo sconforto di residenti e commercianti dei pressi di Via Don Isola: essendo cresciuto e lavorando tuttora in Viale Pontelungo, ben conosco certe situazioni, e a loro va tutta la mia solidarietà. Tuttavia, sarebbe sbagliato e scorretto addossare all’incolpevole Don Gigi la responsabilità di quanto accade sotto il profilo dell’ordine pubblico.” Continua poi spiegando l’importanza dell’operato dei volontari e della Caritas parrocchiale che spesso fa fronte anche ad esigenze che il comune con i suoi bilanci non riesce ad affrontare.

Si fa portavoce, dunque di un’altra battaglia, sicuramente importante, ma arriva chiara la risposta proprio di molti di quei commercianti accusati di andare contro l’operato di Don Gigi “Noi non siamo contro la tavola del cuore, troviamo, anzi, che sia una iniziativa bella ed importante. Siamo i primi ad essere solidali con tutti coloro che si recano nella sala dove vengono distribuiti i pasti, la nostra protesta, tuttavia, è nata ben prima della tavola del cuore, infatti la situazione che noi denunciamo sta andando avanti da mesi e mesi” ed ancora “Inoltre crediamo che le persone che bivaccano nella zona in molti casi non siano neppure fruitori della mensa di don Gigi, ma persone che da mesi arrivano lì con le loro cose e mangiano ed espletano le loro funzioni fisiologiche senza alcun rispetto per gli abitanti ed i commercianti. Purtroppo lasciano poi la zona in condizioni di vero e proprio degrado tanto che le persone difficilmente decidono di passare in questa via proprio per non dover assistere ad uno scenario che a volte si fa indecoroso.”

Raccogliendo le testimonianze di alcuni commercianti, dunque, emerge come almeno la maggior parte di loro non si schieri affatto contro l’operato del parroco che anzi viene ammirato da tutti così come i numerosi volontari impegnati a garantire un servizio che sempre più sta diventando importante, ma se anzi si vuole “difendere e sostenere” la tavola del cuore così come chiede anche Ciangherotti in conclusione del suo post, allo stesso modo si vuole salvaguardare il decoro cittadino per non essere costretti a vedere più lattine,  cartoni di vino, carte ed escrementi dietro le panchine di via don Isola.


Mara Cacace

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