Savona - 15 marzo 2014, 08:46

Burlando su Tirreno Power: "Innovazione frenata anche da ricorsi"

Presidente Liguria: "Noi fummo piu' rigidi del Governo Berlusconi"

Burlando su Tirreno Power: "Innovazione frenata anche da ricorsi"

"Il piano di ampliamento e adeguamento della Tirreno Power, proposto da noi e accolto dall'azienda nel 2011, non e' ancora partito anche a causa di ricorsi e opposizioni di chi non vuole l'uso del carbone. E' da capire fino a dove arrivi la cattiva volonta' della societa' e dove le difficolta' a operare in un paese complicato per la burocrazia e i contenziosi". Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando commentando la vicenda della centrale a carbone Tirreno Power di Vado Ligure, posta sotto sequestro dal giudice di Savona.

"La Regione Liguria e' stata molto piu' rigida del Governo all'epoca del primo progetto proposto da Tirreno Power e approvato dall'esecutivo Berlusconi - ha evidenziato Burlando -. Noi ci opponemmo ma fummo messi in disparte. L'azienda voleva andare avanti ma, anche a seguito di un colloquio con Carlo De Benedetti, al quale ribadii la nostra contrarieta', cambiarono idea". "E' evidente che in questa storia la politica non si e' comportata tutta allo stesso modo: noi siamo stati molto piu' rigidi, e nonostante questo siamo comunque stati attaccati da chi si oppone al carbone. Anche la magistratura si comporta in modo diverso".

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