Eventi - 13 febbraio 2014, 09:15

Albenga: oggi al Liceo G.Bruno presentazione della ricerca storica “Savona in guerra”

Alle ore 11, 00 presso l'Aula magna del Liceo “Giordano Bruno” di Albenga,alla presenza dei docenti e degli studenti della scuola e della cittadinanza sarà presentata la ricerca storica “SAVONA IN GUERRA GUERRA (1940-'43) (1943–'45)”

Liceo G.Bruno

Liceo G.Bruno

Oggi giovedì 13 febbraio 2014 alle ore 11 presso l'Aula magna del Liceo “Giordano Bruno” di Albenga, in via Dante 1, alla presenza dei docenti e degli studenti della scuola e della cittadinanza sarà presentata la ricerca storica “SAVONA IN GUERRA GUERRA (1940-'43) (1943–'45)”.

L'incontro è stato organizzato dall Liceo e dall'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea della provincia di Savona (Isrec).

Il programma prevede l'intervento introduttivo di Mariangelo Vio, membro del Comitato direttivo dell'Isrec.

Seguirà, poi, l’intervento della prof.ssa Giosiana Carrara, docente comandata all’ISREC, che parlerà sul tema “Memoria dei luoghi, ricerca e didattica della storia di Savona” e illustrerà la ricerca storica Savona in guerra (1940-'43/1943-'45). La ricerca - grazie al contributo di numerosi storici locali-  per la prima volta cerca di offrire un quadro organico di tutte le vittime savonesi della guerra 1940-'45. Questo conflitto, che fu realmente una "guerra totale", coinvolse massicciamente la popolazione civile immediatamente dopo il 10 giugno '40 e, con i famigerati carpet bombing, colpì brutalmente obiettivi come case, scuole, ospedali e chiese più ancora che installazioni o presidi di interesse militare. Nel volume dell'Isrec si insiste sulla complessità del quadro storico-politico italiano, sottolineando in particolare la scansione della guerra in due fasi. La prima (1940-'43) rappresenta l'esito naturale del ventennio fascista, improntato al velleitario nazionalismo bellicista ma destinato a misurarsi con le sconfitte militari subite su tutti i fronti. La seconda fase (1943-'45), che ha inizio in corrispondenza di eventi come i numerosi piani di sfollamento della popolazione dalle città, gli scioperi del marzo 1943, lo sbarco alleato in Sicilia, la caduta di Mussolini e l'annuncio dell'armistizio, svela  la progressiva stanchezza degli italiani nei confronti del regime. La popolazione, avversata quotidianamente dalla paura e dalla fame e delusa dalle promesse non mantenute del Duce, prende le distanze dal fascismo. E' in questo contesto che, nell'autunno del '43, si formano i primi raggruppamenti partigiani, destinati nel tempo ad ingrossare le proprie file dando vita al movimento di Liberazione dell'Italia dal fascismo e dall'occupante tedesco. La pubblicazione non nasce soltanto dalla volontà di ricordare i nominativi di tutte le vittime della violenza nazifascista, ma è motivata soprattutto dall'esigenza di consegnare alle generazioni più giovani un messaggio di pace. Quel messaggio che, nato dal dramma della guerra, torna ad affermarsi nelle parole dell'articolo 11 della Costituzione: "L'Italia ripudia la guerra".

Segue l’intervento del prof. Gianni Oliva, dirigente scolastico e storico torinese, sul tema Dalla guerra fascista alla guerra di Liberazione. Oliva, che ha al suo attivo numerose pubblicazioni sulla storia del Novecento, traccerà per gli studenti un quadro d’insieme delle vicende sulle quali affonda le sue radici la nostra Repubblica.

c.s.

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