Firmato nel pomeriggio nella sede della Regione Liguria , prima in Italia, il “ Patto per la difesa e lo sviluppo del lavoro nel settore turistico” per contenere gli effetti della crisi del comparto e per favorire lo sviluppo di una offerta di vacanza sempre più qualificata, sostenibile e “all season”
In Liguria i lavoratori dipendenti delle imprese turistiche e ricettive sono oltre 54 mila, molti dei quali “stagionali”, senza occupazione nel periodo invernale. La crisi non ha risparmiato il turismo. La Liguria, pur contenendo le perdite rispetto ad altre realtà, ha registrato un calo di presenze, ma soprattutto nella permanenza degli ospiti, con ricadute negative per l’occupazione del settore.
Il provvedimento, sottoscritto dalla Regione Liguria con gli assessori Angelo Berlangieri (Turismo) e Enrico Vesco (Lavoro), i sindacati di categoria Cgil, Cisl, Uil, Confcommercio Ascom, Upa, Cna, Confartigianato, Confesercenti, Urlat-Federalberghi, Confindustria, servirà a sostenere e a chiedere al Governo ammortizzatori sociali per stabilizzare i lavoratori del comparto turistico, ad avviare la formazione e i tirocini indennizzati per i giovani, per tutelare il lavoro stagionale e promuovere l’incontro domanda e offerta di lavoro nel settore turistico nell’area Alcotra Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Paca e Rhone Alpes. Attraverso i fondi destinati alla Regione Liguria dal Ministero del Lavoro sarà sperimentata la “staffetta generazionale” , con bandi che prevedono incentivi economici alle imprese per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Il comparto del turismo, in Liguria, con oltre 4 mila strutture ricettive con 150 mila posti letto, vale il 10,2 per cento del Pil regionale.
“ Un ruolo fondamentale e imprescindibile per il sistema socio-economico ligure, che produce reddito, capace di generare nuovo valore nelle imprese e nel territorio, grazie a più di 14 milioni di presenze turistiche ufficiali annue pari a 3 milioni e 900 mila arrivi e una presenza di stranieri che supera il 33% e un fatturato complessivo per la Liguria di 5 miliardi e 500 milioni di euro”, spiega Berlangieri.
Il documento prevede anche l’avvio in Liguria di uno o più poli tecnico.professionali liguri per il turismo, con risorse pubbliche e private, per dar vita a una formazione adeguata ai nuovi fabbisogni del comparto turistico.
Nel patto si prevedono anche accordi specifici tra le parti sociali per trovare soluzioni con il sistema degli enti bilaterali per una ridotta penalizzazione economica dei lavoratori di aziende in crisi.