Politica - 16 settembre 2013, 14:20

Savona, Arecco torna a puntare il dito contro ATA

Il leghista presenta una nuova interpellanza contro la gestione a suo dire "dispendiosa e tuttofare" della partecipata

Massimo Arecco

Massimo Arecco

La Lega Nord cittadina sventola l'ennesimo interpello su ATA. "Risponderà il Sindaco?". E' quello che si chiede il Consigliere del Carroccio Massimo Arecco che, sfornando un'altra interpellanza, non intende arrendersi a far luce su ATA: “Recentemente, il Comune di Savona ha effettuato un importante stanziamento economico per la sua partecipata, per un ammontare complessivo pari a 1.400.000 euro, dei quali 900.000 euro per la raccolta differenziata e 500.000 euro per la piantumazione di nuove piante e sistemazione delle aiuole", afferma Arecco.

Che prosegue: "Analizzando nello specifico le modalità operative della raccolta differenziata attuata, al momento, solo in Darsena viene da domandarsi cosa potrà succedere nel momento in cui la si dovesse estendere anche ai restanti quartieri savonesi: avviato con una turnazione notturna, il servizio è stato quasi immediatamente riportato al turno tradizionale ed integrato con due successivi (pomeridiano e notturno). I mezzi impiegati sono sia quelli di grandi dimensioni, sia quelli più piccoli, a seconda della tipologia di rifiuto differenziato da recuperare. Per la Lega Nord le perplessità sono di natura economica, in quanto tale servizio, attuato con le predette modalità, può essere impiegato solamente per servire un numero limitato di utenze. Possibili soluzioni al problema: adottare modalità di raccolta attuate in altri comuni virtuosi e, soprattutto, realizzare un bio-digestore nel quale conferire il materiale umido".

"Inoltre, il mancato raggiungimento del 65% di differenziata, pesa sulle casse pubbliche savonesi, per circa 100.000,00 Euro: ciò a fronte dei noti problemi di bilancio cittadino, ci fa chiedere perchè l'Ata invece di fare di tutto un po' non si concentri su attività più redditizie ottimizzando le risorse umane, specializzandole, anzichè rimbalzandole da una mansione all'altra, altresì puntando sul vero recupero del rifiuto che altrove,in Italia ed all'estero, già da molti anni, rappresenta fonte preziosa di entrata economica, senza bisogno di strozzare i cittadini con la Tares", conclude Arecco.

c.s.

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