La nuova riforma del condominio, entrata in vigore lo scorso 18 giugno ha introdotto l'obbligo, per l'amministratore, di tenere l'anagrafe condominiale e i dati sulle condizioni di sicurezza. La legge impone quindi che ciascun amministratore si doti di un registro contenente quindi i dati relativi all'immobile e alle persone che vi abitano. Sembrerebbe però che sinora, sottolineano i Cobas Utenti Valbormida, che :"i tentativi di creare una anagrafe condominiale sono sinora falliti.Solo il 50% dei proprietari ha risposto ai questionari inviati in provincia di Savona".
I Cobas hanno inoltre stilato un decalogo per quanto riguarda gli obblighi dei cittadini per legge: "1)Non esiste alcuna sanzione se non si risponde ai questionari. Gli amministratori, dopo una raccomandata di sollecito, cercheranno loro i dati catastali, addebitando al proprietario i costi della ricerca. Il problema è: se si hanno dati certi, si dichiarano, sennò non si dichiarano.2)Costerà di più la ricerca dell'Amministratore o inviare un commercialista al catasto? Pare che l'unico modo gratuito di averli sia collegarsi al sito dell'Agenzia delle Entrate.3)Nei questionari si fanno domande sulla sicurezza degli impianti. Attenzione a non dichiarare ciò che potrebbe non essere vero. Soprattutto la dichiarazione per cui gli impianti sono sicuri e si esonera l'Amministratore da qualsiasi responsabilità.4) Il proprietario, senza verifiche, non può essere sicuro. E' importante che non esiste alcun obbligo di adeguare gli impianti(elettrico, idraulico,...)alle attuali norme di sicurezza. Si potrà dichiarare che gli impianti" erano adeguati alle norme di sicurezza vigenti all'epoca delle loro costruzioni o ristrutturazioni".
"In conclusione, sottolineano i Cobas Utenti Valbormida, meno si dichiara, meglio è, a meno che vi sia la certezza dei dati che si dichiarano".