Attualità - 16 luglio 2013, 12:21

"Liguria, formazione professionale in ginocchio", la denuncia dei sindacati

3 motivi principali:"Flussi finanziari statali discontinui, programmazione dell'attività incerta e mancato aggiornamento dei parametri orari"

Immagine di repertorio

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"Nella nostra regione, nonostante i buoni risultati, il sistema della formazione professionale è  al collasso", denunciano Cgil, Cisl e Uil. "Soprattutto per tre motivi:

1)Flussi finanziari da Regione e provincie discontinui, in alcuni casi bloccati e conseguente forte indebitamento da parte degli enti con il sistema creditizio

2)Programmazione delle attività incerta a causa dei ritardi nell’uscita dei bandi sui corsi di formazione, conseguente difficoltà nell’orientare i ragazzi e mancanza di risposte adeguate sia in termini di bisogni formativi, sia rispetto alle esigenze formative stesse delle imprese.

3)Mancato aggiornamento dei parametri orari dei percorsi formativi dal 2003, nonostante l’incremento del costo del personale a seguito dei rinnovi contrattuali di circa il 30%.

I coordinamenti degli Enti e le Organizzazioni Sindacali hanno presentato congiuntamente alla Regione i problemi e le possibili soluzioni. Purtroppo a oggi le risposte sono state insufficienti e molto parziali. Per questo motivo gli enti dichiarano lo stato di crisi e contemporaneamente i lavoratori del settore organizzano una serie di  incontri per decidere una manifestazione regionale all'apertura dell'anno scolastico che coinvolga il personale docente, gli alunni e le loro famiglie.

In questi anni di profonda crisi economica il sistema della formazione professionale in Liguria ha dimostrato di dare risposte concrete nell'ambito formativo ed educativo. contrastando attivamente la disoccupazione, soprattutto quella giovanile.

I dati parlano chiaro: nell’anno scolastico 2011 – 2012, ben 1760 ragazzi hanno frequentato i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale in Liguria. Come evidenziato dall’Isolf (Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori) in un’indagine presentata nel maggio 2012, circa il 35 % trova occupazione nei primi sei mesi, il 40 % riprende gli studi e lo 0,5% è in  apprendistato. Il dato relativo al successo formativo si attesta, dunque, sulla percentuale del 75,5% (ragazzi che studiano + ragazzi che lavorano + ragazzi in apprendistato).

Recentemente le parti sociali a livello nazionale hanno convenuto con un documento congiunto presentato alle istituzioni l'importanza strategica anche in prospettiva futura della formazione tecnica e professionale".

c.s.

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