Agricoltura - 15 aprile 2013, 14:46

I rampicanti e i "discendenti" per il vostro giardino

Mini guida al mondo verde. Vi aspettiamo lunedì prossimo con altri consigli e suggerimenti

Le piante del mio giardino

Le piante del mio giardino

Come anticipato la scorsa settimana tutti i lunedì di aprile ci occuperemo di darvi qualche consiglio per rendere più bello e rigoglioso il vostro giardino o terrazzo. Oggi ci dedichiamo alle piante rampicanti o discendenti, che vi permetteranno di rendere colorato e profumato un anonimo muro, ringhiera o parete. Le piante che andremo a esaminare, in Liguria, grazie al clima mite, sono tutte poliannuali, cioè durano per più anni e se trattate in maniera corretta per sempre.

La pervinca è una pianta sempreverde, erbacea o con arbusto, con fiori violacei che sbocciano, a seconda delle specie, dalla primavera all’autunno. Di tendenza è una pianta che preferisce “scendere”, quindi è bene posizionarla o in una ciotola sospesa oppure cascante da un muretto in pieno sole, ama molto la luce, ed innaffiarla costantemente, avendo cura, se invasata, di non fare ristagnare l’acqua nel sottovaso. Non è una pianta che necessita di particolari cure, anzi, se trova un terreno fertile può diventare a tratti infestante. Il consiglio per mantenerla forte e vigorosa è di tagliare, quando la pianta si allunga eccessivamente, i tralci con un paio di forbici. Anche la surfinia ama scendere, quindi, come per la pervinca, collocatela in una posizione elevata e lei vi premierà con una cascata di fiori colorati; ama il sole, ma potete tranquillamente collocarla in posti anche lievemente ombreggiati. Necessita costantemente d’acqua, quindi, in estate, se andate via ricordatevi o di lasciarle una riserva idrica con speciali sottovasi oppure di chiedere ai vicini di bagnarla! Il periodo migliore per la potatura è luglio e anche in questo caso, non abbiate timore, tagliate con decisione i peduncoli e lei ricaccerà senza problemi.

La dipladenia , fino a pochi anni fa quasi sconosciuta, è diventata ultimamente una delle regine dei terrazzi. Produce, a partire da maggio, bellissimi fiori bianchi, viola e rosso carminio. Ama arrampicare, quindi dovete dotarla di sostegni per consentirle di avere un portamento ordinato.  I vivaisti consigliano di porle in luoghi a mezza ombra, ma per esperienza personale vi suggerisco, almeno per il primo periodo di attecchimento, di posizionarla in pieno sole. Anche in questo caso è necessario bagnare la pianta costantemente e in inverno, se in esterno, di coprire fusto e radici con il velo da sposa, per proteggerla dal freddo. Un’ altra pianta che ama molto svilupparsi verso l’alto è il rincospermo o finto gelsomino. L’arbusto presenta tralci che si possono allungare fino a dieci metri che nel periodo primaverili ed estivo si ricoprono di piccole foglie verdi, ma soprattutto di fiori bianchi profumatissimi. Anche in questo caso vi consiglio di collocare la pianta in pieno sole ed innaffiarla costantemente. Ultima, ma non ultima, l’edera. E’ una pianta rampicante, ma non a problemi a scendere anche se collocata  in ciotole.  A differenza delle altre piante patisce molto meno il freddo, ma teme il caldo, quindi non posizionatela alla luce diretta del sole, ma in luoghi ombreggiati o semi ombreggiati. Anche in questo caso il consiglio è di innaffiarla costantemente anche se può tollerare periodo di siccità  

Nel periodo primavera-estate è bene concimare le piante una volta a settimana con fertilizzanti ricchi di azoto e minerali oppure con il “sangue di bue”, a base ferrosa: entrambi i prodotti possono essere reperiti facilmente presso negozi specializzati in agricoltura. Tutte queste piante possono essere attaccate, nel periodo estivo, dal ragnetto rosso, invisibile ad occhio nudo , ma i cui effetti sono devastanti e nefasti: le foglie ingialliscono e la pianta comincia a prendere un aspetto esaurito e povero e nei casi più estremi, a seccare. Per evitare l’attacco di questo parassita è buona norma bagnare direttamente il terreno e non le foglie e ricoprire il terreno con ghiaia, corteccia da pacciamatura o resti di erba sfalciata per combattere la disidratazione del terreno. Qualora le piante iniziassero a mostrare questi segni munitevi di un buona acaricida e interventi subito.  Identico discorso per gli afidi,  che si attaccano ai fusti e alle foglie succhiandone la linfa. In questo caso è utile un aficida. Se travasate le piante in vaso o in contenitori capienti usate un terriccio a base di terreno, torba e sabbia e ricordatevi, per facilitare il drenaggio, di sistemare sul fondo dei pezzi di coccio.

Vi aspettiamo  il prossimo lunedì con altri consigli e buon giardinaggio a tutti!

Cinzia Gatti

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