"In questi anni abbiamo sempre cercato una gestione oculata delle nostre risorse. Ed oggi, di fronte all'incremento della dell'imposizione deciso dal governo, riusciamo ad avere una maggiore disponibilità".
Parole e musica di Christian Ghigo Gaspari, assessore al Turismo del comune di Albisola Superiore. La vera notizia, qui, in tempi di crisi, è che c'è un bilancio in salute. Al punto che, notizia di ieri, la giunta ha deciso di ridurre la tanto odiata IMU. "Abbiamo deciso di condividere la maggiore liquidità con i cittadini, diminuendo l'imposizione fiscale sia sulla prima casa che per gli esercizi commerciali. Un incentivo al commercio e alla ripresa economica".
Facile ridurre l'IMU, mugugna qualcuno: tanto tra poco arriva la Tares. "Quella purtroppo è un'imposizione: non una decisione del Comune ma una modifica apportata dal governo per cui ci adeguiamo a quelle che sono normative nazionali". Solo pochi giorni fa il comune di Quiliano si era scagliato contro la Tares: "Non rimane nelle casse comunali, viene in gran parte girata allo stato", aveva tuonato il sindaco Ferrando. Gaspari sorride: "Beh, qualche soldo rimane anche a noi... Proprio grazie a questi possiamo "ridistribuire", diciamo, quello che il Comune incassa di più appunto diminuendo l'imposizione fiscale altrove".
Gli altri comuni piangono, voi gongolate: com'è possibile? "Abbiamo una visione imprenditoriale dell'amministrazione comunale - spiega l'assessore - come tutte le aziende, se sono ben gestite danno i loro frutti". Crede che la giunta albisolese sia più brava delle altre? "Non lo so, possiamo considerarci un comune virtuoso come ce ne sono molti altri. Semplicemente, in questi anni abbiamo applicato questa filosofia: se uno gestisce bene, riesce alla fine ad avere buoni risultati".
Facile, sussurrano i maligni, con un sindaco senatore. "Innegabilmente un vantaggio. Molti contributi sono arrivati grazie al suo intervento. Molti altri, però, sono indipendenti da lui: io ad esempio ho partecipato ad ogni bando possibile, e tanti soldi sono arrivati dai ministeri semplicemente grazie al lavoro, senza il vantaggio del sindaco-senatore". Tant'è. Ora non lo è più, e Albisola dovrà dimostrare di essere "brava" anche senza il "gancio" romano. Anche se la speranza è un'altra: "Visto come stanno andando le cose a Roma, volete vedere che Orsi tornerà giù molto presto?". Albisola è già pronta per tornare alle urne...