Agricoltura - 08 aprile 2013, 15:19

L'orto sul terrazzo: biologico e a costo zero

Vi aspettiamo tutti i lunedì di aprile con consigli, trucchi, suggerimenti per il vostro orto e giardino

Piante aromatiche

Piante aromatiche

La crisi aguzza l’ingegno e se oltre a risparmiare abbiamo la sicurezza di mangiare qualcosa di veramente biologico o di cui conosciamo la provenienza, ben venga l’orto sul balcone. La Liguria gode di un microclima eccezionale per la coltivazione: l’escursione termica tra giorno e notte ed estate ed inverno è abbastanza moderata e questo permette la crescita o lo sviluppo della maggior parte delle piante.

Sul terrazzo si può coltivare un po’ di tutto, dalle aromatiche poliannuali, piante che una volta piantate e fatte crescere durano per più anni, se non per sempre, come rosmarino, salvia, timo, menta, maggiorana, timo al limone,  santoreggia, a quelle annuali, che ogni anno necessitano di essere comprate e trapiantate, come prezzemolo e basilico, alle insalate, cicoriette e pomodori ciliegino. Tutti questi vegetali non necessitano di  trattamenti, l’importante è che siano esposti al sole e bagnati con regolarità.

Per quanto riguarda le insalate, che possono essere messe a dimora da marzo a novembre, si possono comprare i cubetti con la piccola pianta dai banchi del mercato o dai negozi di agricoltura: crescono circa in quaranta giorni, quindi programmando bene il trapianto in cassetta si può essere autosufficienti. Calcolando di mangiare un cespo al giorno è sufficiente comprare e interrare dodici cubetti ogni due settimane, per un totale di quattro volte:  la prima volta attenderemo circa quaranta giorni per raccogliere l’insalata, ma passato questo termine avremo un cespo fresco ogni giorno. In commercio troverete due tipi di insalate e di cicorie: da taglio oppure a cappuccio. La differenza consiste nel fatto che quelle da taglio, una volta tagliato il cespo, ricrescono naturalmente da sole, mentre quella a cappuccio esaurisco il loro ciclo di vita in una pianta. Le più comuni lattughe da taglio sono quella riccia, quella liscia e a foglia di quercia,  mentre tra le cicorie lo spadone e il pan di zucchero. Vanno piantati a circa otto-dieci centimetri uno dall’altro, questa distanza va mantenuta tra fila ed interfila, in un terreno composto da metà miscela di terra da giardino e metà di terriccio e torba, che servono per aumentare la radicazione e trattengono più facilmente l’umidità. Sono facili da coltivare, hanno solo esigenze idriche e non necessitano di trattamenti antiparassitari in quanto il loro ciclo è molto breve.  Il consiglio, se possibile, è quello di non trapiantare consecutivamente le insalate nello stesso posto, in quanto dopo un po’ subentra la stanchezza del terreno.

Per quanto riguarda le cicorie si possono trapiantare a debita distanza oppure seminare a spaglio, cioè gettando i semi in maniera irregolare, per consentire successivamente il taglio, mantenendo comunque una distanza di otto-dieci centimetri una dall’altra. Per evitare attacchi di oidio è consigliabile al massimo ogni 30 giorni effettuare il taglio.

Le piante aromatiche non necessitano di grandi cure, ad eccezione dell’innaffiatura regolare, come tutte le altre. Piccolo consiglio: quando fate bollire le verdure, dagli asparagi alle carote, alle patate e spinaci non buttate via l’acqua di bollitura, ma lasciatela raffreddare e usatela per innaffiare le piante. I vegetali contengono naturalmente sali minerali, che vengono rilasciati nell’acqua bollente, e così facendo avrete concimato il terreno in maniera naturale e a costo zero. L’unica aromatica che può avere qualche piccolo problema a causa del clima ligure è la salvia, che può sviluppare l’oidio o mal bianco. Per ovviare a ciò si possono eseguire interventi polverulenti con zolfo in polvere inserito in un collant di nylon o gambaletto: lo si riempie e lo si scrolla sulla pianta, senza comprare la pompa dello zolfo. Un piccolo suggerimento per la coltivazione della menta: per ottenere piante vigorose e sane è consigliabile cimare lo stello della menta, a circa quattro-cinque centimetri della base, quando raggiunge l’altezza di quindici-venti centimetri. Questo piccolo accorgimento serve a favorire il ricaccio di nuovi germogli, i quali consentono una maggior vigoria, ottenendo steli verdi e foglie tenere le quali conferiscono alla foglia un maggior aroma  e un donano un verde più brillante. Questo consente inoltre di ostacolare lo sviluppo di malattie funginee.

Vi aspettiamo lunedì prossimo con altri consigli e suggerimenti per il vostro giardino ed il vostro orto.

Cinzia Gatti

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