Apre i battenti, domenica 7 aprile a VeronaFiere, Vinitaly 2013, il salone che per quattro giorni trasforma la città scaligera nella capitale mondiale del vino.
La Liguria, con lo stand di Regione e Unioncamere trasformato in una scenografica cantina, è pronta anche quest’anno a conquistare, sedurre e incantare tanti appassionati e consumatori con i suoi vini, non numerissimi, ma importanti per qualità, tipicità e unicità. Proprio per questo, ogni anno, lo stand ligure registra una grande folla di visitatori e operatori italiani e stranieri.
“Anche quest’anno puntiamo a una promozione a pieni voti”, afferma l’assessore all’Agricoltura Giovanni Barbagallo che sottolinea come la “pur limitata produzione regionale sia rappresentata da vini di alta qualità, vini di talento e rappresenti una grande eccellenza del territorio. Vinitaly è una delle tappe più importanti e obbligate per il mondo del vino, un appuntamento annuale a cui i nostri produttori non possono mancare”.
A Vinitaly si può fare anche il giro della Liguria del vino. L’elenco provvisorio dei produttori vinicoli liguri che hanno aderito a Vinitaly 2013 nello stand della Regione Liguria vede in testa l’Imperiese con 31 aziende, seguito dallo Spezzino con 21, il Savonese con 12 e il Genovesato con 4. In tutto 68 aziende e 154 etichette di vini liguri.
Le aziende vinicole in Liguria sono oltre 1700. Si tratta, nella stragrande maggioranza, di piccoli produttori. La superficie vitata regionale è di 1547 ettari, di cui 540 a Doc- Denominazione di origine controllata di 53 quella dove si producono vini Igt e 954 quelli da tavola. La produzione totale di vino è di oltre centocinquemila ettolitri , pari a una produzione di circa 4 milioni e mezzo di bottiglie.
Il “sistema qualità” della vitivinicoltura ligure si esprime in otto denominazioni di Origine Controllata. Sono: Doc Ormeasco di Pornassio, Doc Rossese di Dolceacqua, Doc Riviera Ligure di Ponente, Doc Val Polcevera, Doc Golfo del Tigullio –Portofino, Doc Colline di Levanto, Doc Cinque Terre, Doc Colli di Luni) e in quattro Indicazioni Geografiche Tipiche (Igt Liguria di Levante, Igt Colline del Genovesato, Igt Colline Savonesi, Igt Terrazze dell’Imperiese).
Tra le uve a bacca bianca il vitigno più diffuso in tutte le quattro province liguri è il Vermentino, seguito dal Pigato e Lumassina per la provincia di Savona, il Bosco e l’Albarola per La Spezia, la Bianchetta e il Moscato per Genova. Tra le uve a bacca nera il Rossese di Dolceacqua, l’Ormeasco, la Granaccia e il Ciliegiolo sono tra i vitigni più rappresentativi.
Tra i vini passiti da segnalare il celebre Schiacchetrà delle Cinque Terre.
A questi vitigni “tradizionali” si aggiungono quelli frutto della valorizzazione del patrimonio varietale autoctono ligure curata dall’assessorato all’agricoltura regionale che ha permesso un recupero capillare su tutto il territorio di numerose varietà autoctone minori a bacca bianca e rossa di particolare valore enologico fra cui Ruzzese, Moscatello di Taggia, Barbarossa, Massaretta, Bruciapagliaio, Picabon, Fratepelato , Vermentino nero.