Questa sera, alle 20,30, gli “Azzurri” del Ct Cesare Prandelli sfideranno in amichevole la nazionale verdeoro a Zurigo.
Ma è davvero possibile definire con il semplice termine “amichevole” una sfida tra Italia e Brasile? La storia del calcio risponde con un secco “No!”.
Italia-Brasile rappresenta l’essenza del calcio mondiale: è l’incontro fra le nazionali più vincenti della storia. Gli “Azzurri” non battono il Brasile dall’ormai lontano 1982 (3-2 al Mondiale con tripletta di Paolo Rossi).
L’ultimo precedente, invece, non rievoca dolci ricordi: secco 3-0 in favore dei verdeoro in Confederations Cup 2009. Il bilancio delle ultime cinque sfide, inoltre, parla di tre sconfitte e due pareggi (tra cui lo 0-0 nella finale del Mondiale americani persa poi ai rigori con il famoso errore dal dischetto di Roberto Baggio) rimediati dalla nostra Nazionale.
Non segnamo ai verdeoro dal 3-3 del 1997 (doppietta di Alessandro Del Piero).
Italia-Brasile, inoltre, vedrà di fronte per la prima volta due degli astri nascenti del calcio mondiale: il savonese Stephan El Shaarawy, attaccante del Milan (che secondo rumors vicini alla Nazionale dovrebbe partire dalla panchina), e Neymar, talento purissimo scuola Santos, entrambi classe 1992.
Lampi di classe, velocità, dribbling e tecnica sopraffina: uno spettacolo nello spettacolo degno di una finale Mondiale.
La sfida è unica così come l’obiettivo: porre fine alla supremazia del Brasile e scrivere un nuovo capitolo nell’infinito romanzo che è la storia del calcio.