Attualità - 25 gennaio 2013, 14:51

La scuola di San Ermete racconta la Shoah

La scuola di San Ermete racconta la Shoah

Per il secondo anno consecutivo bambini e insegnanti della Scuola primaria e i volontari della Sms di S. Ermete celebrano la Giornata della Memoria con una rappresentazione di tipo teatrale che si terrà domenica 27 gennaio alle ore 16.00, allo scopo di raccontare momenti significativi relativi alle atrocità commesse nei campi di sterminio durante la Seconda Guerra Mondiale. 

Lo spettacolo si avvale di una scenografia realizzata in modo artigianale, ma comunque altamente evocativa e perfino inquietante: il treno dei deportati, la sagoma di un grande Hitler che incombe sul pubblico, la scritta «arbeit macht frei» al centro del palco, il filo spinato che nasconde le sagome dei deportati, i forni crematori e le torri di vedetta. Grande commozione e shock emozionale nel pubblico crea l’entrata in scena degli alunni più grandi, vestiti con la classica casacca a righe dei lager, in fila indiana verso il palco, mentre intonano al ritmo di un tamburello l’antico canto ebraico «Gam Gam Gam», colonna sonora del film «Jona che visse nella balena».

A questo punto gli alunni di terza, quarta e quinta leggono «L’alfabeto della Memoria»: in classe, per ogni lettera, è stata individuata una breve definizione di una parola riguardante le tematiche trattate. 

Ai bambini più piccoli, quelli di prima e di seconda, e` affidata la parte dello spettacolo che offre uno spiraglio di speranza: è così che i bambini di oggi, gli adulti di domani, diventano portatori di pace in un mondo non più nero e tenebroso ma colorato e ricco di serenità: viene letto «L’alfabeto dell’amore» in cui ogni lettera corrisponde alle cose belle e buone che circondano (o perlomeno dovrebbero) l’infanzia.

Questo lavoro ha riguardato molte delle attività didattiche dell’ultimo periodo scolastico, in un’ottica trasversale ed interdisciplinare che ha coinvolto materie quali italiano, storia, geografia, religione, musica, educazione alla cittadinanza, disegno.

Nell’edizione passata, ricordano le insegnanti, i bambini hanno dimostrato grande compostezza, serietà ed empatia nel mettere in scena una tragedia tanto grande: e` stato difficile far loro comprendere avvenimenti così crudeli e per fortuna lontani dalla loro quotidianità, ma una volta innescato il meccanismo della ricerca tramite la consultazione di fonti scritte, fotografiche e cinematografiche, e` stato ancora piu` arduo arginare la loro curiosità e la sete di conoscenza.

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