Una banca del welfare per aiutare le donne, ma in generale le famiglie, a conciliare tempi di vita e tempi di lavoro.
Nel momento in cui la crisi si fa particolarmente sentire e le famiglie sono alle prese con i problemi della cura e della difficoltà di coniugare il lavoro femminile con i figli e le necessità pratiche, la Regione Liguria ha deciso di investire nelle pari opportunità per rimuovere il più possibile gli ostacoli sulla strada della piena realizzazione di sé ed eliminare le discriminazioni.
La proposta è dell’assessore alle politiche sociali e pari opportunità, Lorena Rambaudi, condivisa dall’assessore al lavoro, Enrico Vesco. L’occasione arriva da un’intesa siglata con il dipartimento delle pari opportunità che ha destinato 450.000 euro per dare vita a un progetto di “welfare aziendale” rispondente alle esigenze delle famiglie e delle imprese che, così facendo, contribuiscono a fornire risposte concrete al bisogno di welfare, aiutando, soprattutto le donne, a rimanere sul mercato del lavoro.
A questo proposito Regione Liguria, in collaborazione con Confindustria Liguria e con il coinvolgimento anche delle altre associazioni datoriali, ha deciso di promuovere, su tutto il territorio regionale, una sperimentazione per l’utilizzo di servizi di conciliazione per le lavoratrici e i lavoratori e sostenere così l’occupazione di qualità, soprattutto delle donne. L’iniziativa prevede l’erogazione di incentivi alle imprese che metteranno a disposizione servizi di welfare per migliorare la qualità della vita dei propri dipendenti. Dai centri estivi, alle badanti, dalle vacanze studio, alle babysitter, fino lavoratori domestici.
Tutto quello che può servire in particolare alle donne per favorire l’accesso e la permanenza sul mercato del lavoro e alle aziende per facilitare la vita ai propri dipendenti e migliorare il clima organizzativo e quindi anche produttivo. “L’idea progettuale – spiega l’assessore alle politiche sociali, Lorena Rambaudi – viene da una realtà ligure, la Contship della Spezia che già da alcuni anni sperimenta con successo una forma di welfare aziendale. Ora siamo alle battute iniziali, contatteremo attraverso Confindustria, le aziende per dare vita ad un ampio network.
Successivamente dopo l’approvazione del dipartimento delle pari opportunità, si individuerà un soggetto unico in grado di fornire tutti i servizi richiesti a cui si avrà accesso attraverso una piattaforma informatica”. Dopo l’iniziativa dei nidi aziendali che ha portato alla creazione, su tutto il territorio regionale di oltre 20 strutture, la Regione Liguria prosegue sulla strada delle pari opportunità, anche per migliorare il clima lavorativo aziendale, attraverso interventi a vantaggio dei dipendenti, per aiutare le donne, ma anche gli uomini, nel mondo del lavoro e nella gestione delle attività di cura e di assistenza, supportando le aziende a perseguire strategie di responsabilità sociale, e promuovendo lo sviluppo di servizi nell’ambito dei soggetti profit e non profit.