Il WWF Savona , scrive il Il Responsabile Tutela del Territorio dell'Associazione Piombo Marco, considerato che i lavori di realizzazione della nuova variante SS1 Aurelia ricadente nei Comuni di Albisola Superiore, Albissola Marina e Savona, di prossimo inizio, vedranno la produzione di un’ingente quantità di rifiuti “terre e rocce da scavo”, prodotti dalla realizzazione dei nuovi tracciati stradali, ha scritto alla Regione Liguria ed all'ANAS chiedendo dove e come verranno smaltiti tali materiali.
Considerato che, alla luce della norma vigente (D.L.vo 152/2006), in via preordinata, tali materiali sono da considerarsi quali rifiuto, identificabile con i codici CER 170503, ovvero 170504 a seconda della loro pericolosità.
Considerato che, qualora trattate quale rifiuto, tali materiali potranno essere conferite esclusivamente in siti autorizzati al trattamento, recupero o smaltimento di tali specifici rifiuti.
Considerato che l’esclusione delle terre rocce da scavo “ab origine” dal novero dei rifiuti è applicabile, ex art. 185, D.L.vo 152/2006, alle sole terre e rocce, non inquinate, reimpiegate nella medesima area di cantiere.
Poiché le stesse potranno essere considerate sottoprodotto (e quindi non rifiuto), qualora riutilizzate in sito diverso da quello di produzione, solamente in ottemperanza ai dettami del D.M. (Ambiente) del 10 agosto 2012, nr. 161.
Visto l’articolo 5 di detto Decreto che dispone la redazione di un “piano di utilizzo”, da presentarsi all’Autorità competente “almeno novanta giorni prima dell’inizio dei lavori”, laddove, tra i diversi obblighi vi sono (Allegato 5) i seguenti:
- indicare che i materiali da scavo derivanti dalla realizzazione di opere o attivita' manutentive … saranno utilizzate, nel corso dello stesso o di un successivo processo di produzione o di utilizzazione, da parte del produttore o di terzi purche' esplicitamente indicato.
- deve essere definita l’ubicazione dei siti di produzione dei materiali da scavo con l'indicazione dei relativi volumi in banco suddivisi nelle diverse litologie;
- nonché l’ubicazione dei siti di utilizzo e individuazione dei processi industriali di impiego dei materiali da scavo con l'indicazione dei relativi volumi di utilizzo suddivisi nelle diverse tipologie e sulla base della provenienza dai vari siti di produzione.
- l’ubicazione degli eventuali siti di deposito intermedio in attesa di utilizzo, anche alternative tra loro con l'indicazione dei tempi di deposito;
a fronte di ciò Il WWF Savona ha chiesto di conoscere:
- se il “piano di riutilizzo” sia stato presentato e, in tal caso:
o la quantità dei “materiali di scavo” destinata al riutilizzo in cantiere e quella destinata al riutilizzo in altro sito;
o il numero e l’ubicazione dei siti di deposito intermedio;
o il numero e l’ubicazione dei siti, diversi da quelli di cantiere, destinati per il riutilizzo dei materiali di scavo;
o la quantità di materiali di scavo prevista per il reimpiego in ciascuno di tali siti.