Politica - 28 dicembre 2012, 18:23

Noli, Comitato Ambiente e Salute: i silenzi dell'amministrazione, l'indifferenza del sindaco

Noli, Comitato Ambiente e Salute: i silenzi dell'amministrazione, l'indifferenza del sindaco

La carrellata del Sindaco, Ambrogio Repetto, sull'anno che sta per concludersi, sorprendentemente non tocca, durante l'incontro del 17 scorso, alcuni importanti problemi della Comunità nolese.  Non ultimi, quello dei rapporti dell'Amministrazione con il “Comitato cittadino in difesa dell'Ambiente e della Salute” e quello della  funzione della Commissione Ambiente, istituita dal Comune  stesso.  

Dopo di che, un intervento dal pubblico pone l'interrogativo non tanto sui contenuti, quanto sui metodi dell'amministrare, in particolare, sul perché di altri silenzi: come risposta ad una serie di quesiti presentati a luglio scorso con una raccolta firme sul problema della telefonia mobile, invano reiterati sui manifesti di novembre, sul perché non sia mai arrivata alla Commissione Ambiente una lettera ad essa diretta dal Capo Area tecnico, con la richiesta, nel 2010, di un parere sul trasferimento dell'impianto TIM sull'hotel C.Noli, silenzi sul perché non sia stata recapitata ai Componenti la Commissione Ambiente una lettera a loro indirizzata nel giugno scorso, da un suo proprio membro: si chiedeva una riflessione sulla funzione della Commissione stessa, né interpellata, né informata su scelte ambientali problematiche dell'anno in corso.

Troppi i silenzi, non spiegabile il ripetersi di una sistematica, incomprensibile metodologia che, indifferente ad esigenze collettive di risposta in nome della trasparenza e del rispetto, frena la collaborazione e alimenta la sfiducia.
Forse qualcosa non funziona nella comunicazione, forse il Sindaco, invitato a rispondere, anziché comunicare all'assemblea che indagherà sulla lettera del 2010, avrebbe potuto arrivare con la soluzione dell'enigma, visto che la segnalazione risale allo scorso giugno, quando si è fatta la scoperta.
Che non siano solo formalità, comunque importanti in linea di principio, viene confermato in modo esplicito dalle parole dell'Assessore all'Ambiente, nonché vicesindaco, Piero Penner, nel proseguo della serata: “IO LE LETTERE DELLA MARIUCCIA NON LE LEGGO”.

Parole gravi, che non trovano la benché minima reazione da parte di Sindaco, Assessori e Consiglieri presenti.
Chi è la Mariuccia? Una semplice Cittadina, che non ha posto domande  private, ma domande riguardanti problemi ambientali generali, essendo per di più membro di un Comitato  cittadino e della Commissione Ambiente, ai cui Componenti, appunto, ha chiesto di esprimersi.

Non è la prima volta che viene meno il rispetto verso un'interlocutrice che si documenta e che pone, in modo civile, quesiti riguardanti la collettività.
E se c'è un'insistenza, essa dipende dall'assenza di risposte, dalla messa in discussione di dati, senza l'uso di strumenti efficaci per smentirli, dalla presunta discrepanza tra le bandiere, i premi, le certificazioni ambientali e le criticità evidenziate da autorevoli fonti dell'ambiente scientifico e medico, peraltro mai smentite. Che dire se nelle risposte sollecitate durante l'incontro pubblico sugli elevati livelli di mercurio e cromo presenti nel licheni a Capo Noli, pubblicati a luglio scorso da Il Secolo, i licheni non sono più licheni, e se Il Secolo è un giornale che il Sindaco non legge?!  Questo tipo di risposta annulla forse i dati pubblicati, non certo inventati, da quel giornale ? (peraltro usciti anche su La Stampa)

I Cittadini si chiedono invece se  il Sindaco, responsabile della salute pubblica, si sia interrogato sulla provenienza di tali sostanze nocive, visto che sul suo territorio non esistono fonti emissive al riguardo. Ma ORA si provvederà, ora l'ARPAL installerà le sofisticate centraline proprio a Noli.
Di più l'Amministrazione comunale che cosa può fare? Noli è uno dei Comuni che maggiormente si è impegnato sull'ambiente...

Il problema è che non basta e non basta ricominciare da capo le indagini, gli Studi, ora l'Osservatorio Ambientale, visto che sulla base dei dati già presenti, gli allarmi dell'Ordine dei Medici sono stati lanciati da tempo in provincia di Savona, senza che si siano attivati interventi correttivi e non risulta che tali allarmi siano stati oggetto di denuncia per procurato allarme.

In questo contesto, chi non demorde nella ricerca di una qualche verità, viene screditato e ridotto al ruolo del noioso, anziché del collaboratore.
L'importante è che si salvi l'immagine. Se troppi impianti di telefonia mobile in postazioni discutibili, data la morfologia del  paese, destano preoccupazione, se le correnti marine e i dragaggi per la costruenda piattaforma possono smuovere e diffondere le  sostanze tossiche presenti nei sedimenti  del mare davanti a Vado, documentate dall'Arpal, se i giornali titolano "Allarme a Noli" e pubblicano eloquenti cartine, quello che conta è avvolgersi nella bandiera blu: i suoi parametri non c'entrano con la qualità del mare, se non per la ricerca dei soli colibacilli, non certo dei  pericolosi metalli pesanti.

Avvolgersi e sognare le  future certificazioni, in nome di Commissioni Ambiente che, per il solo fatto di essere state istituite,  sono un vanto dell'Amministrazione, in barba alle Mariucce che ostinatamente mettono in luce le contraddizioni e sognano invece un po' di chiarezza.

com.

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