“Ridurre le tariffe del servizio idrico per i Comuni con popolazione inferiore a 30 mila abitanti, coinvolgendo i sindaci nella determinazione della congruità della tariffa”.
E’ quanto chiede, con una proposta di legge presentata alla Camera e già assegnata alla Commissione Ambiente, il parlamentare ligure Michele Scandroglio.
“Le norme della legge Galli sulle risorse idriche, poi confluite nel decreto legislativo n.152 del 2006 - afferma Scandroglio illustrando la sua proposta di legge - affidano alle Regioni e alle Province una serie di competenze che di fatto hanno penalizzato i Comuni, soprattutto quelli di minori dimensioni.
Da qui la necessità di apportare alcune modifiche al decreto. Il provvedimento prevede inoltre - spiega ancora il deputato ligure - che gli enti locali e i soggetti che gestiscono il servizio idrico integrato stabiliscano i criteri di differenziazione e le modalità di applicazione delle tariffe.
Infine, secondo criteri di economicità e nel rispetto del referendum, i Comuni con popolazione inferiore a 35 mila abitanti - conclude Scandroglio - possono provvedere alla distribuzione delle risorse idriche nel proprio territorio tramite il proprio personale dipendente”.
Il documento è consultabilòe QUI