Attualità - 25 novembre 2012, 18:36

Tonarelli: "Perchè solo 9 mila si sono vaccinati contro l'influenza invece dei previsti 60 mila nella Provincia di Savona?"

Tonarelli: "Perchè solo 9 mila si sono vaccinati contro l'influenza invece dei previsti 60 mila nella Provincia di Savona?"

In  questi ultimi anni stiamo assistendo sempre di più alla diffusione da  parte dei mass media di messaggi di paura che, quando vengono  adeguatamente analizzati, dimostrano di essere non solo ingiustificati, ma  addiritturaappositamente creati e gonfiati secondo un piano prestabilito e di questo tanti pazienti stanno diventando consapevoli.. 

Dopo l’AIDS, la mucca pazza, la SARS, l’influenza aviaria…

L’influenza di  ogni inverno …non possiamo più credere a tutto quello chei media dicono, ma  è ovvio che non possiamo neppure avere competenze specifiche per ogni  particolare materia… cerchiamo almeno di usare un po’ di saggezza, che in  questo casocorrisponde ad un semplice buon senso. Si parla tanto della  temuta pandemia ricordando i 40 milioni di morti dovuti al virus della  Spagnola nel 1918 …250-500 mila i morti nel mondo ogni anno (più delle  vittime della strada) e un numero di persone infettate compreso fra 300  milioni e un miliardo (5-15%della popolazione globale).

Morti che potrebbero  essere evitate (quasi tutte)con la vaccinazione. Purtroppo nel 2010-11 le  dosi utilizzate in Italia sono state solo 16 milioni. … Non certo in linea  con la prevenzione «totale» o quasiauspicata dall'Organizzazione Mondiale  della Sanità (OMS). … si vaccina solo un italiano su 4 e il 66% degli  italiani non ha mai fatto la puntura anti-influenza … A rischio anche i  piccoli tra i 6 mesi (prima è inutile fare vaccini perché il sistema  immunitario è immaturo) e i 24 mesi di vita. La novità è la vaccinazione in  gravidanza: un mese o anche più primadella nascita del bambino.

Ci  spaventano ricordandoci la grave pandemia della Spagnola del 1919, ma la  Scienza sa che cento anni fa quelle pandemie erano possibili ,non perché non  esisteva il vaccino, ma solo a causa delle scarse condizioni igieniche e  sociali della popolazione. Oggi quelle condizioni non esistono più nel nostro  Paese e quindi non esiste neppure il pericolo di una epidemia di grandi  dimensioni (in realtà, forse, un giorno sarà possibile quando si creeranno  due condizioni concomitanti: che la popolazione italiana diventi  immunologicamente estremamente debole grazie alle numerose vaccinazioni  pediatriche e antinfluenzali annuali e alle sempre più frequenti assunzioni  di farmaci come cortisonici e antibiotici e che in qualche laboratorio venga  “creato” per scopi sperimentali qualche virus anomalo particolarmente  virulento che poi sfugge al controllo dei ricercatori e si diffonde nella  popolazione).

Ci dicono che le migliaia di morti potrebberoessere quasi  tutte evitate con la vaccinazione, mentre non è assolutamentevero che il vaccino antinfluenzale riduce in modo significativo la mortalità rispetto  quanto accade nei non vaccinati ed è ancora meno vero che potrebbefarci  evitare quasi tutte le morti. Una grossa e importante metanalisi che  ha analizzato 20 trialclinici e che è stata pubblicata nel 2003 ha  dimostratoche la vaccinazione antinfluenzale ha una scarsissima efficacia  clinica perché: è necessario vaccinare circa 45 persone per avere un solo  caso di influenza in meno, riduce il tempo di malattia per ogni episodio  influenzaledi circa 0,3 giorni, non riduce in modo significativo né le  complicanze né iricoveri ospedalieri da influenza.

Questi dati sono scontati  se si pensa solamente che il vaccino antinfluenzale, in quei casi in cui  riesce ad essereefficace, evita ovviamente solo la malattia influenzale  causata da questo virus e non le sindromi influenzali causate da altri virus.  Infatti, dobbiamo sapere che i virus dell’influenza (ortomixovirus a RNA) sono classificati neitipi A, B e C dei quali il tipo A è la causa più  frequente della malattia influenzale vera e propria. La sindrome influenzale,  invece, è una patologiadel tutto sovrapponibile alla malattia influenzale, ma causata da virus diversi da quello dell’influenza e in particolare da:  paramixovirus,adenovirus, pneumovirus, rhinovirus, coronavirus, echovirus e  anche vari batteri.

Ebbene, studi epidemiologici molto ben documentati ci  insegnano che solo il 9% di quelle che noi chiamiamo “influenze” sono causate  dal virus influenzale vero e proprio e quindi solo queste (anzi, solo una  loro parte)potrà essere prevenuta dalla vaccinazione antinfluenzale. - Ci  dicono d ivaccinare anche le gravide, però va ricordato che le stesse  DitteFarmaceutiche produttrici di vaccini antinfluenzali scrivono nella  schedatecnica dei loro vaccini questa frase che si commenta da sola:  “Nell’uomo,fino ad oggi, i dati sono inadeguati per valutare il rischio  teratogeno e fetotossico durante la gravidanza. In gravidanza, nelle pazienti  ad altorischio, i possibili rischi dell’infezione devono essere valutati  rispetto aipossibili rischi della vaccinazione”.- Ci dicono che quest’anno l’influenzasarà più “cattiva” e io sono molto scettico su tale affermazione,  ma sono invece convinto che continuando a spingere in ogni modo la gente a vaccinarsi qualche problema prima o poi emergerà perché il virus influenzale  è un virusa RNA e quindi soggetto a molte e facili mutazioni (è per questo  che ognianno ci sono sempre nuovi ceppi virali). Una delle principali cause  inducenti le mutazioni è la circolazione del virus in un ambiente ‘ostile’  che in questo caso è rappresentato dagli individui che sono già stati  vaccinaticontro alcuni genotipi del virus influenzale costringendo così il  virus allamutazione per semplici meccanismi darwiniani di adattamento (per  la presenzadi anticorpi).

Più si vaccina più si creano ceppi virali mutati e  quindi maggiore è la probabilità di selezionare prima o poi dei ceppi  virali particolarmente patogeni e pertanto sempre più pericolosi. La  pericolositàdell’influenza allora crescerà e l’Industria Farmaceutica  coglierà questaoccasione per spaventarci sempre di più e indurci a vaccinarci più ancora e questo indurrà un circolo vizioso sempre più  pericoloso e patogeno per noi e sempre più redditizio per la stessa Industria  Farmaceutica.

Cosa possiamo allora fare? La mia proposta personale consta  di 4 punti:1 – Non dobbiamo credere a tutto quello che ci viene detto,  specie se è unmessaggio di paura che vuole toccare la nostra emotività e se  si coglie che è promosso dall’Industria Farmaceutica (che oggi supera per  potenzapolitico-economica l’Industria bellica e si è comodamente posta al  primoposto in questo tipo di graduatoria).2 – Dobbiamo perdere (in  realtà lo considero un investimento molto utile) un po’ di tempo per leggere  libri e articoli indipendenti, specie nel camposanitario, perché non si può  demandare ad altri il compito di salvaguardarela nostra salute, altrimenti  un giorno perderemo molto più tempo arimpiangere la salute che avevamo in  passato.3 – Non dobbiamo vaccinarci e in particolare non dobbiamo vaccinare  i nostri figli, perché sono particolarmente sensibili ai danni dei vaccini  avendo unsistema immunitario non completamente sviluppato.4 – Dobbiamo
aprirci al mondo delle Medicine Naturali e in particolareall’Omeopatia,  perché in questo modo non insegniamo all’organismo adifendersi  specificatamente e per pochi mesi verso un virus (come fa ilvaccino  antinfluenzale), ma stimoliamo e rinforziamo le nostre difeseimmunitarie  aspecifiche che sono in grado di combattere contro tutti i virus,i batteri e  i germi in genere e che fanno questo per molto tempo. Anche qui basta  ragionare e usare un po’ di buon senso: se l’Industria Farmaceutica che ha in  mano tutto il potere sanitario mondiale si scomoda e si affanna intutti i  modi per attaccare l’Omeopatia, significa che è disturbata da questa scienza  che le porta via potere e soldi. Infatti, è esperienza comune ditutti coloro  che usano l’Omeopatia utilizzare molto raramente i farmaci chimici e godere  di una qualità di vita migliore di prima.

Dr. Carlo Tonarelli medico specialista in Pediatria ,Neonatologia , Psicologia C
linica , Psicoterapeuta e medico Esperto in Omeopatia

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