Liberi tutti nell’invocare poi concetti generali e fuori contesto sulla "stampa amica" come “Vado unita” ed altre simili supercazzole. Chiediam scusa per la sintesi.
Purtroppo per tutti, anche per i suoi cittadini, i veleni non rispettano i confini comunali, così come i politici la Salute della gente, a giudicar dai fatti.
E sia chiaro: che i valori di emissioni sono stati “adeguati” non alle norme ma alla centrale - che altrimenti avrebbe chiuso - lo ha detto e ripetuto lei, in pubblico e ci auguriamo nel pieno possesso delle sue facoltà mentali.
Probabilmente non si rende conto della gravità e delle ripercussioni delle sue parole e dei suoi atti. Ma questo - come la solita colpa di tutto ai giornalisti - conta poco. Contano i malati e i morti. E le stiamo scrivendo di getto, da un piccolo locale, dove la titolare ventisettenne si è appena tagliata a zero i capelli per affrontare una simpatica chemioterapia.
Ma certo, anche la colpa di quella sua malattia terribile sarà forse del traffico, delle sigarette che non ha mai fumato o del guano dei molesti piccioni savonesi, che tanto impegnano il sindaco Berruti.
Ma che nel danno sia contenuta la beffa, oltre che la sofferenza, questo no; non è tollerabile.
E l'unica "Ricetta" come titola la stampa, è quella di un antitumorale. Ma non perchè lo scrivono gli "ambientalisti" o i giornalisti cattivoni, ma perchè lo scrive e lo afferma, altrettanto pubblicamente di lei, un altro eletto: il presidente dell'Ordine dei Medici di Savona. (in un incontro a valleggia dove Lei e il suo collega Ferrando eravate accuratamente assenti)