Politica - 15 novembre 2012, 13:21

Posteggi auto ad Alassio: la proposta di “Sinistra alassina”

Posteggi auto ad Alassio: la proposta di “Sinistra alassina”

Una delle cause della recente ribellione di via Dante è stata la cancellazione di più di cento posti auto. Questa carenza, "la pecca storica" di Alassio, unita alla revoca della delibera riguardante i parcheggi di vico della Chiusetta, offre alla città la possibilità di discutere e proporre soluzioni diverse fra loro per cercare di scegliere la più vantaggiosa. In fase di avvio sembra logico che si esaminino le offerte più valide che si trovano oggi sul mercato, nella loro completezza, valutandole attentamente per individuare il pro ed il contro di ciascuna e orientarsi su quella ritenuta più confacente.

La realizzazione di un parcheggio pluripiano, in parte interrato, significa anche dover procedere allo sbancamento e smaltimento di migliaia di metri cubi di terreno, andando ad incidere pesantemente sulla già limitata viabilità della zona con un aumento esponenziale del transito di grossi veicoli per un  discreto periodo di tempo e un conseguente e consistente impatto sull'ambiente circostante.

Da tempo esistono, e sono concorrenziali con la scelta di cui sopra, altre soluzioni meno "invasive" e definitive, come le strutture prefabbricate miste acciaio/cemento o quelle completamente in acciaio, che, rispetto alla realizzazione sotterranea in muratura, presentano diversi vantaggi, non ultimo quello economico. Essi richiedono minor lavoro – e quindi minor tempo - per la posa delle fondamenta, che sono limitate e non obbligano a ingenti sbancamenti e riescono ad "inserirsi" facilmente anche in aree di scarsa agibilità. Oltre al risparmio di tempo, un posto macchina realizzato così ha un costo medio di 5/6mila euro (con minimi di 3mila e massimi di 9mila) contro i 25mila della soluzione in cemento armato mentre le strutture sono smontabili e possono essere quasi completamente riciclate essendo l'acciaio un materiale riutilizzabile al 100% e pertanto anche facilmente rivendibile.

Il loro minor costo potrebbe permettere - anche in altre zone di Alassio - la realizzazioni di posteggi completamente a rotazione, senza dover ricorrere per l'ennesima volta alla costruzione di box da cedere al costruttore (per vico della Chiusetta si parlava di un 40% dei posti auto ottenuti) consentendo di disporre di maggior spazio libero per i veicoli in sosta. Inoltre alcune ditte specializzate operano, similmente ai costruttori di box, in financial project e si potrebbero rintracciare sul mercato realizzatori cui assegnare per un periodo più o meno lungo la gestione dell'area o di parte di essa. Dato il costo più abbordabile, si potrebbe “aprire” ad un'altra ipotesi (costruzione e gestione diretta da parte dell'Ente comunale), ma, forse, non è il caso di mettere troppa carne al fuoco.

Questa è una proposta che avanziamo alla città perché ne discuta e all'amministrazione affinché si documenti adeguatamente sulle diverse possibilità. Ci sembra opportuno parlarne ora, prima che si prosegua sulla falsariga della delibera annullata immaginando che non esistano alternative o che siano di difficile attuazione. E, quale che sia la scelta finale, poter dire di averla compiuta a ragion veduta, con dati alla mano e spiegazioni plausibili.

Com. Jan Casella, consigliere comunale per Sinistra Alassina

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