Attualità - 14 novembre 2012, 11:58

Gioco d'azzardo e ludopatie, Federgioco: no alla deregulation

Il presidente Luca Frigerio al convegno dei Comuni italiani contro la deregulation: “La competenza deve passare al Ministero degli Interni”

Gioco d'azzardo e ludopatie, Federgioco: no alla deregulation

Al convegno sul tema ‘Comunità versus giochi: la proposta dei Comuni italiani’ organizzato da ANCI, ANCI Toscana; ANIT, e LEXGIOCHI che si terrà a Firenze venerdì 16 novembre parteciperà anche il presidente FEDERGIOCO Luca Frigerio. Frigerio interverrà alla tavola rotonda sul tema ‘Le istituzioni e le imprese- La potestà regolativa in materia di giochi pubblici dopo la sentenza n°300/2011 della Corte Costituzionale’. Il convegno si svolge nell’ambito della manifestazione ‘DIRE E FARE buone pratiche pubbliche’ (Fortezza Da Basso, sala Scherma ore 9-17,30) e affronterà le tematiche dei giochi e delle scommesse: un settore complesso, interdisciplinare e in continua evoluzione che costringe gli amministratori e il personale degli enti locali a confrontarsi con un’ ampia gamma di disposizioni normative, che incidono sui livelli sociali delle comunità locali. La tavola rotonda si terrà il pomeriggio, a partire dalle ore 15.

Luca Frigerio, porterà la posizione ufficiale di Federgioco, che è scesa in campo con diverse proposte contro la deregulation del gioco d’azzardo. Frigerio riassume così la posizione di FEDERGIOCO: ”Il gioco d’azzardo è una cosa seria e in Italia invece è stato banalizzato. Gli interventi normativi scollegati rispetto ad una visione strategica hanno portato ad una deregulation spaventosa, i cui effetti oggi sono diventati insostenibili, sia dal punto di vista sociale, sia da quello economico. Il danno prodotto all’economia nel medio periodo è molto superiore rispetto ai benefici immediati relativi alle entrate erariali. La diffusione incontrollata del gioco è un unicum italiano, che non trova paragoni nel resto del modo; è assodato che solo il gioco localizzato, controllato ed efficacemente regolamentato, può portare benefici a territori, Comuni e Regioni. Per questo processo è necessario che le istituzioni si avviino verso una regolamentazione strategica ed efficace del gioco in Italia, a cominciare dalla gestione dei problemi di ordine pubblico e di protezione delle fasce deboli, come i minorenni o i giocatori compulsivi.

Per fare questo però la gestione e il controllo del gioco d’azzardo devono essere affidati a chi è costituzionalmente preposto, cioè al Ministero degli Interni, e non a quello dell’Economia, che ha come obiettivo di massimizzare le entrate, a discapito, in certi casi, dei cittadini e delle loro famiglie, oltre che del benessere del Paese in senso più ampio”.

com.

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