Eventi - 24 ottobre 2012, 10:39

Incontri alla Ubik: “A Savona… la Mafia c’è”. Dialogo e proposte concrete per sconfiggerla con il Presidente della Casa della legalità Christian Abbondanza

Domani giovedì 25 ottobre, alle ore 18, presso la Sala Tenco della Ubik. Partecipano inoltre Mario Molinari Direttore di www.Savonanews.it, Giovanni Durante Presidente Provinciale ARCI, Marco Piombo Responsabile tutela territorio provinciale WWF

Incontri alla Ubik: “A Savona… la Mafia c’è”. Dialogo e proposte concrete per sconfiggerla con il Presidente della Casa della legalità Christian Abbondanza

Le Mafie hanno colonizzato il Nord. La Liguria è colonizzata da decenni. Savona è particolarmente colpita da questo cancro. Non sono “coppola & lupara”. Sono anche piombo, quando gli serve.

Hanno il volto di imprenditori, di lavoratori e professionisti, di soggetti “socialmente inseriti”. Ben mimetizzati, grazie al negazionismo che da decenni li protegge. Comprano e corrompono perché così fanno meno rumore.

Condizionano l'economia locale, soffocando il libero mercato e la concorrenza.

Usano l'intimidazione perché vi sono molti, troppi cittadini senza dignità che non denunciano. Offrono servizi a basso costo perché per loro conta riciclare, grazie alle complicità del potere economico-finanziario e politico.

Stringono patti con i politici inclini al compromesso, corruttibili o ricattabili.

In tempi di crisi, svolgono anche la funzione di “ammortizzatore sociale” e conquistano consensi che poi vendono, con pacchetti di voti, ai politici conniventi e complici.

Sono penetrati e hanno condizionato Pubbliche Amministrazioni ed anche alcune persone nei settori di controllo, nelle Forze dell'Ordine e nella Magistratura, soprattutto grazie ai legami con Logge massoniche e con l'Opus Dei.

Questa è la mafia che la Liguria, anche Savona, ha in casa da decenni. Hanno nomi e cognomi ben precisi. Volti. Non sono ectoplasmi.

Così come nomi e cognomi precisi hanno coloro che con questi stringono patti, e coloro che – per qualsivoglia ragione, compresa l'ignoranza – si chinano ai loro desiderata.

Per schiacciarla, prima ancora che l'azione della Magistratura, serve il rigetto sociale. E questo non è disposto da sentenze o provvedimenti giudiziari, ma dall'azione delle imprese, delle banche, della politica, delle Pubbliche Amministrazioni... dei singoli cittadini.

E' questa “rivolta”, l'unica in grado di dare il colpo di grazia, alla cappa omertosa, all'accettazione passiva, alla convivenza ed alle complicità. Poi le manette, i sequestri e le condanne faranno il resto...

Se una comunità non punta l'attenzione sui mafiosi ed i loro complici, isolandoli, anche gli arresti non serviranno a nulla. In Liguria, ed a Savona, è questo che occorre comprendere!

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