Lo avevano annunciato dopo l'incontro con Gnudi: "Manifesteremo ovunque possibile per non farci rapire le nostre imprese".
E i balneari italiani, dopo aver ascoltato le dichiarazioni i Gnudi che il 10 Ottobre scorso a Roma diceva: «Dalle disposizioni europee non si esce: gli stabilimenti balneari dovranno andare a evidenza pubblica, ma ci saranno indennizzi per gli attuali concessionari» hanno mantenuto la promessa.
L'obiettivo preso di mira è di notevole attenzione mediatica: si tratta dello storico Salone nautico di Genova, che ogni anno attira nel capoluogo ligure più di duecentomila visitatori, nonché l'interesse della stampa di mezzo pianeta.
I balneari non si lasceranno scappare questa vetrina: domani alle 10.30, in occasione del convegno "Turismo, coste e demanio, porti: le ragioni dello sviluppo", all'esterno del padiglione B verrà formato un presidio che ribadirà l'esasperazione della categoria, senza più certezze sul proprio futuro.
La scelta non è casuale: l'incontro in oggetto, infatti, tratterà della direttiva europea Bolkestein, che aprendo alle evidenze pubbliche delle concessioni demaniali, include anche i numerosi porti, moli e ormeggi situati su suolo pubblico.