Accorpamento delle Province di Savona e Imperia, Citta' metropolitana di Genova coincidente con l'attuale Provincia di Genova e Provincia della Spezia dai confini immutati: e' questo il contenuto del documento sul riordino delle Province liguri che il Comitato delle autonomie locali della Liguria (Cal) ha votato secondo quanto prescritto dalla legge 135 (spending review).
La parte dispositiva del documento e' preceduta da una lunga earticolata premessa che da' conto in modo dettagliato di tutte le critiche del territorio a questa scelta, che pero' alla fine viene comunque fatta, per mancanza di alternative, dal momento che la stessa legge 135 da' dei parametri di riordino estremamente rigidi.
La delibera passera' ora alla Regione Liguria, che entro il 23 ottobre dovra' noltrarla al governo, con eventuali modifiche che pero' non contraddicano il testo approvato oggi dal Cal.
L'esito del voto, con 17 voti favorevoli, 5 contrari (i rappresentanti dell'imperiese) e 8 astensioni (i rappresentanti del savonese) dimostra che l'accorpamento di Savona e Imperia non e' piaciuto ai rappresentanti di quei territori, che infatti nel dibattito precedente il voto hanno espresso tutte le loro perplessita'.
Favorevoli invece i voti dei rappresentanti del Tigullio, nonostante i consigli comunali di sei comuni (Zoagli, Chiavari, Carasco, Cogorno, Casarza Ligure e Moneglia) abbiano approvato nei giorni scorsi degli ordini del giorno contro l'inclusione nella Citta' metropolitana di Genova e a favore della reazione di una nuova Provincia del Levante che accorpi l'intero territorio del Tigullio con quello della Provincia della Spezia, con il contraltare di altri tre comuni (Lavagna, Cicagna e Orero), che hanno invece votato ordini del giorno a favore della permanenza nella Citta' metropolitana.