Il Presidente del Parco regionale del Beigua, Dario Franchello, con il libro edito da Verdone Editore “Il Cappello di VerdeBruno” dedicato ai più giovani e non solo, e con il personaggio dal nome “difficilissimo da pronunciare”, fata o folletto che sia, ci fa vivere una bella avventura ambientata nel nostro Parco naturale, sollecitando nel lettore la curiosità e il desiderio di visitarlo per meglio conoscerlo e, frequentandolo, imparare ad amare e rispettare un ambiente meraviglioso e unico, proprio qui a due passi da noi.
Il libro è disponibile presso la Cartolibreria Moderna di via Camogli, 21 a Varazze.
VerdeBruno, questo è il nome che gli è stato dato, in realtà si chiama in un modo difficilissimo da pronunciare VmnpyuvlBdwttossn. Egli è un Beig del Parco del Beigua ed appartiene a quella specie di Fate e Folletti che da sempre popolano i boschi del Parco e dai quali derivano anche nomi di luoghi e frazioni come Le Faje.
La sua statura è sui 25 centimetri, il colore della pelle varia dalla corteccia di faggio o di betulla in età giovanile, alla corteccia di quercia rugosa in età senile. Quando è in buona salute ha sempre le guance ed il naso rossi come i funghi ovuli. Gli occhi di un blu intenso, del colore della genziana, sono piuttosto piccoli ed infossati, sovrastati da folte sopracciglia rossicce, come rossicci sono i suoi capelli e rossiccia è pure la barba che incornicia, in modo armonioso, il suo viso. La sua voce varia con il variare delle emozioni e va dal soffi o di vento al rombo terribile del tuono per cui è meglio non farlo arrabbiare troppo spesso.
Possiede due oggetti magici: il Granato e il cappello rivoltabile. Indossa una camicia di pregiata tela di ragno intessuta con i colori del bosco d’autunno, un giubbotto ricavato dalla buccia delle galle di quercia ammorbidite con l’acqua della fonte del Capelvenere ed appunta sempre all’occhiello il fiore rosso della Odorosa. Il giaccone impermeabile, con tanto di cappuccio, è realizzato con un fine intreccio di foglioline del Tasso e per bottoni, usa le rosse bacche del Sorbo degli uccellatori. I pantaloni, ricavati dalla lavorazione dell’Equiseto, sono tenuti su con un legaccio di Ginestra e gli scarponi di buccia di castagne, sono resi morbidi ed impermeabili dalla bava della Salamandra dalle macchie gialle.
La sua età è difficile da stabilire, anzi è un vero rompicapo. Infatti pare che i Beig del Beigua godano dello straordinario Privilegio, concesso loro in tempi antichissimi dal mitico re Dan, di poter ringiovanire ogni volta che colgono, nel bosco, un sorriso di bimbo.
VerdeBruno è di buon carattere, paziente e conciliante ma, all’occorrenza, sa essere determinato. Lo scopo della sua vita di mettere ordine nel creato, restituire ad ognuno la propria identità perduta, combattere contro il grigiore che avanza e difendere la Natura. Ama gli esseri umani ed in modo particolare, come tutti i Beig, ama i bambini, dai quali è abbondantemente ricompensato.