"Se non sono capaci, che abbiano almeno l’umiltà di chiedere consiglio! Qualcuno dice che non offro mai collaborazione a questa amministrazione… devo dire che nessuno me la ha mai chiesta! Sono comunque a disposizione per dispensare, a titolo gratuito, consulenze estetiche.
L’ultimo “obbrobrio” estetico, e non amministrativo, come già ha definito gli atti di questa giunta l’ex assessore Boggiano, (e per fortuna che di opere pubbliche se ne vedono pochine, anzi quasi niente, da quando c’è questa amministrazione Avogadro, ormai da un anno e mezzo) è la sostituzione di una parte della balaustra dei giardini della Stazione Ferroviaria, lato via Robutti, fino a ieri composta da colonnine di laterizio armato e copertina in travertino, con una “orribile” ringhiera di ferro pitturata di grigio scuro, che ricorda i ballatoi di alcune case “di ringhiera” della vecchia cintura industriale della periferia di Torino.
Tra l’altro è stata posizionata tra una porzione di balaustra che è sopravvissuta allo scempio dell’amministrazione e un altro tratto, sempre con la balaustra, che circonda la discesa del sottopassaggio pedonale, e colpisce ancora di più perché proprio non c’entra nulla con il contesto.
Inoltre, non hanno nemmeno avuto l’accortezza di sostituire le colonnine ammalorate della parte di balaustra rimanente con quelle “buone” avanzate dal tratto rimosso… e anche questa volta, durante i lavori, l’assessore ai lavori pubblici Domenico Bogliolo ha brillato per la sua assenza… desaparecido!
Come per altro è veramente terribile, brutto e antiestetico il basamento della statua-aiuola di Totò, riposizionata nella piazzetta chiusa tra le pizzerie Italia e Tonino, forse per rinsaldare il legame tra la pizza, originaria di Napoli e ambasciatrice della Napoletanità nel mondo, e il partenopeo Principe della Risata Antonio de Curtis in arte Totò.
Il basamento in cemento pitturato di un improbabile giallo è già scolorito, e la placca con il nome di Totò già divenuta souvenir di qualche turista, perché o perché si è staccata o perché è stata asportata.
Aspettiamo terrorizzati il prossimo intervento “estetico” di arredo urbano di questa amministrazione, che oltre al pressappochismo e all’improvvisazione, oltre ad una buona dose di mancanza, come ebbe a scrivere al protocollo del Comune l’ex assessore Franco Boggiano “espulso” dal Sindaco Avogadro in un imperto di furore umorale, di “regolarità delle pratiche, pratiche che sono un vero e proprio obbrobrio, oppure: devastanti conseguenze che l’adozione dei relativi atti avrebbe comportato” , dimostra anche cattivo gusto e senso del kitsch imperano ormai nella città di Alassio!"
Così scrisse: Marco Melgrati Consigliere Regionale PdL