Politica - 25 settembre 2012, 21:43

Simonetti (Verdi): "Caviglia, anomalia finita. Tradita la svolta storica voluta dai cittadini"

Simonetti (Verdi): "Caviglia, anomalia finita. Tradita la svolta storica voluta dai cittadini"

Quando nel 2009 la lista Caviglia vinse le elezioni sconfiggendo PD, PDL e Rifondazione era chiaro che si trattava di una anomalia. Una giunta che agiva in nome e per conto dei cittadini, senza subire pressioni e ordini dalle segreterie di partito. Il cui programma verteva su due pietre miliari: il no alla piattaforma ed il no all' ampliamento della centrale a carbone.

Nel 2009 Vado rivendicò forte il diritto a vivere. Allora sull' onda del successo non era ancora chiaro quanto fosse arduo quel compito.

Alcune amministrazioni possono portare a termine un mandato semplice fatto di amministrazione quotidiana e di inaugurazioni di scuole e mostre. Altre, come quella di Vado, si trovano nel crocevia della storia e vengono dilaniate da spinte contrapposte. La giunta di Vado si è trovata ad affrontare da sola una tempesta formidabile, eppure proprio per questo poteva essere la protagonista di una svolta storica della comunità vadese.

Il lavoro, la merce più rara di questo nostro secolo, è stata la parola magica che ha indebolito la volontà della giunta Caviglia. Non è il diritto ad inquinare che crea lavoro: se fosse così Vado Ligure (visto l' inquinamento che subisce) avrebbe un tasso di occupazione più alto della Germania. Invece il lavoro manca, manca e basta. E con quest' AIA provvisoria mancherà anche la salute.

Il 17 Settembre la giunta è passata dalla difesa della Salute dei Vadesi alla trattativa. E nella trattativa Vado Ligure ha ottenuto ben poco. E' stata promessa la misura dei livelli di inquinamento come contropartita per continuare ad inquinare.

Cosi scopriremo quello che già sappiamo ossia il danno sanitario che l' ordine dei medici ha già segnalato. Un danno facilmente spiegabile visto che a Vado gli inquinanti sono 5 , 10 volte superiore al massimo consentito.

Dopo questo cedimento sono arrivati puntuali gli apprezzamenti politici di chi ha lavorato per lasciare il carbone a Savona altri 50 anni. Ed infine a testimoniare la trappola politica tesa a questa giunta è arrivata anche la dichiarazione gattopardesca del comune di Savona che si dichiara preoccupata per la concessione dell' AIA provvisoria. Leggendo i giornali sembra quasi che l' amministrazione di Savona sia più attenta alla qualità dell' aria di quella di Vado. Un capolgimento della realtà quasi surreale.

I Verdi e gli Ecologisti non si arrendono. Il danno ambientale non è un male necessario ma una conseguenza della avidità. Se si vuole veramente affrontare i problemi e non solo calvalcare i malumori si può sempre trovare una soluzione che favorisca il lavoro e salvaguardi l' ambiente.
La politica ascolti la voce dei cittadini e torni sui suoi passi. Non è mai troppo tardi per riprendere la direzione giusta.

Simona Simonetti

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