“Beretta non avalli nuove colate di cemento e chieda una vera legge a favore dello sport e dei tifosi. Se l’obiettivo fosse la sicurezza e la qualità delle manifestazioni sportive nessuno avrebbe da ridire”.
Così Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente risponde alle dichiarazioni del presidente della Lega calcio Maurizio Beretta, che partendo dalla querelle in corso sulla partita Cagliari – Roma, lancia un appello affinché sia approvata rapidamente la legge sugli stadi attualmente ferma al Senato.
“Chiamarla ‘legge stadi’ è una vera ipocrisia – ha continuato il presidente di Legambiente -. Il calcio e lo sport non c’entrano nulla con il testo approdato in Senato dopo un iter quanto mai discutibile. Ma questa fretta ha una ragione ben precisa: se approvato, il Disegno di Legge, consegnerebbe nelle mani di chi vuole realizzare speculazioni edilizie uno straordinario strumento per costruire in aree non edificabili in ogni Comune italiano. Si potranno rendere edificabili aree che oggi non lo sono per i piani vigenti. E in queste operazioni prevedere ‘attività residenziali, direzionali, turistico-ricettive e commerciali’. Niente a che vedere con lo sport e le squadre di calcio: si tratta invece di un provvedimento speciale in grado di rendere edificabili terreni agricoli e persino, con alcune forzature, aree vincolate”.
Sono molti gli aspetti discutibili dell’iter che ha portato il testo al Senato, dal fatto che sia stato approvato alla Camera senza il passaggio in Aula (procedimento inspiegabilmente straordinario che si appresta a ripetere al Senato), al fatto che, invece di essere affidato alle commissioni Ambiente e Lavori pubblici, sia stato consegnato alla Commissione cultura.
“Se è difficile capire la logica per cui il Governo che ha approvato il Ddl Catania sul consumo di suolo, dovrebbe ora approvare una legge che favorisce ulteriore cemento e speculazioni edilizie anche in aree delicate – ha concluso Cogliati Dezza –, risulta incomprensibile sostenere ora la Lega Calcio che invece di chiedere lecitamente una norma mirata a sostenere la qualità e la sicurezza dello sport, lancia un appello a favore di un testo che con queste esigenze non ha nulla a che fare, rappresentando solo un autentico regalo agli speculatori, liberi di realizzare voluminose operazioni immobiliari e commerciali in tutto il Paese”.