Con il pasticcio dell’aia transitoria si sgonfia definitivamente il tentativo di innovazione della giunta Caviglia di Vado Ligure. Molto rumore per nulla verrebbe da dire. Il solco dei Burlando è ben tracciato e la ruota di Caviglia ben si infila: si sarà detto no all’ampliamento, controlli e legalità ma si sa la campagna elettorale è campagna elettorale…Ci spiegerà il malcapitato perché prima autorizzare e poi controllare. Con la fascia tricolare ci dirà perché un impianto vintage 1971 può funzionare così com’è senza se e senza ma. Il lavoro ci dirà, pensoso, signori miei il lavoro: ma lavoro e legalità non vanno assieme? E se arrivasse qualche procuratore un po’ nervoso con la fregola dell’obbligatorietà dell’azione penale? Andremmo a Roma con la fascia a scongiurare un bel decreto? E il principio di precauzione?
La speranza a noi l’avete tolta
Amen
Michele Marchese