Il 3 Marzo del 2010 veniva affidata la costruzione della scuola elementare di Campochiesa. Iniziò così la realizzazione di un complesso scolastico proporzionato alle esigenze frazionali e sopratutto ecosostenibile e tecnologicamente all'avanguardia. Nel corso del tempo, al progetto iniziale furono attuate delle modifiche (come il tetto per esempio) a seguito dell’insediamento della nuova amministrazione, che promise tra le tante cose, due sezioni di asilo nido e banchi nuovi per la scuola elementare. Ho prestato molta attenzione sul procedere dei lavori, che hanno subìto anche ritardi per contenziosi tra ditte interne al cantiere, fortunatamente ho potuto costatare in un sopralluogo di qualche mese fa, che la struttura nel corso del suo completamento risultava veramente bella e accogliente. E credo che si possa dire a onor del vero che quest’ opera si basi su un progetto “a due mani”, frutto del lavoro di due amministrazioni . Ciò non toglie che alcune disattenzioni in questi 2 anni ci sono state, come i quasi 300 giorni senza tegole sul tetto.
Oggi però persuasi dall’ottimismo, vogliamo credere nell’operato degli uffici, vera garanzia di riuscita in tutta la vicenda, che (salvo imprevisti) danno sicura al 99,9% l’apertura delle scuole per l’inizio dell’anno scolastico, lunedì 17 settembre. Voglio però allo stesso tempo ragguagliare le famiglie che non sono informate da nessuno, in merito agli interventi che rimangono da fare nei prossimi giorni e mesi.
Anche se in questi ultimi tempi è stata falciata l’erba, ultimato l’impianto elettrico, puliti gli interni, volturato contratto provvisorio di fornitura energia da cantiere, dalla ditta costruente al comune, ed è stato effettuato l’allaccio all’acquedotto. Rimane però ancora da completare il collegamento alla rete del gas, in quanto la scuola è al momento sprovvista del suo contatore e soprattutto il trasloco di tutti gli arredi della vecchia scuola, trasferita temporaneamente alle opere parrocchiali del paese. Non bisogna dimenticarsi poi della sistemazione (senza nessuna piantumazione di verde prevista) delle aree esterne dove sarà spianata semplicemente la sabbia recuperata dall’infiorata di Albenga. No bastasse, il timore che i kilowatt ottenuti, in modo provvisorio, non siano sufficienti all’assorbimento invernale della struttura scolastica, unito al fatto che nel giorno della sua probabile apertura sarà incompleto l’allaccio alla rete del gas, insinuano qualche preoccupazione nelle famiglie di Campochiesa e non solo. Perché di certo c’è solo quello che manca, non quello che ci sarà. Voci di corridoio dicono infatti, che proprio per questi motivi l’attuale amministrazione sembrerebbe più propensa a fare un inaugurazione in sordina, senza “fuochi d’artificio”.
Mi auguro che al più presto tutte le operazioni di trasloco (previste per lunedì 10 settembre) si concludano nel più breve tempo possibile, lo stesso vale per l’installazione del contatore del gas e soprattutto la soluzione definitiva dell’approvvigionamento energetico per la scuola, con la realizzazione della “fantomatica” cabina elettrica, che ricordo, non sarà solo utile alla scuola ma anche a tutto il paese ormai senza più un kilowatt da distribuire.
E lancio una provocazione al sindaco, è impensabile che Albenga città della floricoltura, esportatrice di milioni di vasi ogni anno verso l’estero, non riesca ad abbellire 4 aiuole di medie dimensioni per i suoi bambini, anche se residenti in una semplice frazione! Perciò, credo che il primo cittadino dovrebbe promuovere la donazione di piante e fiori in vaso (date le ristrettezze economiche in cui versa il comune), rivolgendosi alle associazioni di categoria, che sono certo, con le loro aziende e i loro associati non lasceranno deserto e privo di colore, il cortile grigio dove sarebbero costretti a giocare i nostri bambini.
Alberto Passino, Consigliere comunale lista civica E’ Albenga.