Politica - 04 settembre 2012, 12:00

Arecco (LN): "Un tempo “Falce e Martello”, oggi “Falce, martello, cazzuola, betoniera, mattoni e cemento”. Ma la Lega, è diversa?

La nuova ideologia politica della sinistra cittadina, spiegata dal leghista savonese Arecco. Solo che in Veneto la stessa Lega ha cambiato la Legge regionale per favorire il carbone a Porto Tolle (ndr)

Arecco (LN): "Un tempo “Falce e Martello”, oggi “Falce, martello, cazzuola, betoniera, mattoni e cemento”. Ma la Lega, è diversa?

"Le prossime importanti scadenze elettorali, da sole, non bastano per spiegare l’iper attivismo di questi ultimi giorni, che vede protagonisti il Sindaco Berruti ed il nuovo Vicesindaco Di Tullio: tutto ruota intorno al PUC savonese che, come la maggior parte degli strumenti urbanistici, costituisce la vera sintesi tra il mondo della politica e quello degli affari."

"L’attuale PUC - prosegue Arecco - approvato pochi mesi or sono, è costato “una cifra” per il Comune di Savona, tra parcelle di architetti, geologi, agronomi, consulenti e specialisti vari,tuttavia è nato vecchio: infatti certe operazioni immobiliari programmate anni orsono, oggigiorno non interessano più, oppure sono spariti alcuni degli operatori immobiliari che ne avrebbero dovuto materialmente finanziare l’attuazione."

"Non devono essere trascurati l’impatto sul settore immobiliare sia della nuova tassazione - l’IMU voluta dal governo Monti, che a Savona è stata applicata utilizzando le massime aliquote possibili da parte della giunta del Sindaco Berruti – sia della crisi finanziaria mondiale, che hanno mutato le modalità di investimento nel mattone.

La mega lottizzazione, inserita nel PUC, prevista per Piazza del Popolo e le aree delle ex “squadra rialzo” presenta una serie di difficoltà tecniche e di sovradimensionamento che rendono, in parte, inattuabili le previste, cubature.

A Legino, le attuali previsioni edificatorie rischiano di essere, per un lungo periodo, vanificate."

"Quali sono dunque le più appetibili aree cittadine sulle quali, in un futuro relativamente breve potrebbero prendere realmente l’avvio le relative operazioni immobiliari ?

La risposta è semplice: sono le ex aree dei cantieri Solimano, parte delle ex aree OMSAV, la ex Villa Zanelli, parte dell’area a ridosso di Piazza del Popolo (comprese quelle attualmente occupate dal Tribunale e dal vicino parcheggio), l’area delle ex funivie e di parte della collina soprastante, sulle quali sorgono anche alcuni importanti edifici pubblici da recuperare (e trasformare)."

"Quale potrebbe essere pertanto il sogno che si prefiggono coloro che intendono rimettere mano al nuovo PUC ?

Molto semplicemente quello di trasferire parte delle previste cubature dalle zone della città che ad oggi sono diventate meno appetibili, riallocandole su quelle aree in cui gli interessi economici privati sono ancora forti.

Chissà se a Savona ci sono ancora persone che pensano al piano regolatore come ad uno strumento che dovrebbe servire per organizzare lo sviluppo della città, occupandosi prevalentemente di servizi, verde, mobilità, qualità urbana, investimenti produttivi.

La realtà, oggi, sembrerebbe essere notevolmente differente.

Per conoscere la reale evoluzione di questa vicenda basta aspettare, seguendo con attenzione l’evoluzione politica che ne conseguirà: a seconda delle scelte finali del PUC si capirà l’evoluzione dei nuovi, futuri, equilibri politici savonesi.

Rinnovo personalmente l’appello al SEL ed a Rifondazione comunista che appoggiano questa giunta: se ci siete, battete un colpo!

L’invito è di iniziare a discutere pubblicamente dei temi urbanistici savonesi già in occasione delle prossime riunioni delle commissioni comunali: la cittadinanza deve essere informata e l'interesse pubblico (quello vero) dev'essere prioritario e trasversale."

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