La manovra che la Francia sta effettuando sulla benzina è un’operazione intelligente, che vorremmo fosse adottata anche nel nostro Paese.
Non solo perché porterebbe un minimo di sollievo per le tasche già vuote delle famiglie, che così spenderebbero di meno per il loro diritto alla mobilità (ci si dimentica troppo spesso che il maggiore costo dei carburanti incide anche sui costi della mobilità pubblica urbana ed extra-urbana, nonché su quella aerea), ma anche perché si eviterebbero le preoccupanti conseguenze che questi aumenti comportano per il costo del trasporto e per la lavorazione agricola, con inevitabili ripercussioni su prezzi e tariffe.
Diminuire come in Francia 6 cent, di cui 3 a carico dello Stato e 3 a carico delle compagnie, realizzerebbe in termini annui un risparmio di 72 Euro per costi diretti e di 59 Euro per quelli indiretti, pari ad un totale di 131 Euro. In questo modo si attenuerebbe parzialmente l’incredibile esborso, in termini annui, che emerge dal confronto rispetto ad Agosto 2011, attualmente pari a 768 Euro.
Naturalmente, oltre ad agire in questo senso, invochiamo un intervento urgente del Governo anche sul versante della liberalizzazione e della modernizzazione di questo settore nevralgico dell’economia, nonché un maggiore controllo contro le intollerabili speculazioni in atto.