Un fenomeno così ampio, quello della "caccia ai Granchi", da indurre l'Ente per la protezione degli animali a diffondere un appello, rivvolgendosi soprattutto ai turisti, specialmente ai più piccoli: «Lasciate la spiaggia con lo stesso numero di animali marini vivi che avete trovato quando siete arrivati».
La preoccupazione dell'Ente è la preservazione della fauna marina, necessaria al mantenimento dell'equilibrio naturale delle nostre coste.
Come spiega Giovanni Buzzi, portavoce dell'Enpa Savona, «Bambini che inseguono i granchi tra gli scogli con le fiocine, sotto gli occhi di mamme adoranti, pensionati rilassati che pescano da riva pesciolini di pochi centimetri, turisti con attrezzi improvvisati che ripuliscono gli scogli da ricci e conchiglie, giovanotti con fucile subacqueo che infilzano incauti polpi di pochi etti, sono i consueti passatempi.
Abbiamo però calcolato che, in tutta la stagione, saranno eliminati non meno di 12 milioni di esseri viventi indispensabili all’equilibrio marino, pochissimi dei quali per essere mangiati e nessuno per necessità alimentari. Purtroppo la “caccia al granchio” è un malcostume evidente e frequente, malgrado l’opera fondamentale di vigilanza della Guardia Costiera».