Attualità - 23 luglio 2012, 19:06

Manco saper fare una strada come si deve (ma anche un centro commerciale accanto ad un deposito di infiammabili è stata un'idea astuta)

Savona, Forzano sulla "viabilità mal progettata di via Stalingrado". Ecco come andò. Alla faccia di Topo Gigio

Manco saper fare una strada come si deve (ma anche un centro commerciale accanto ad un deposito di infiammabili è stata un'idea astuta)

La Commissione Seconda del 17 luglio 2012 del comune di Savona ha avuto come argomenti di discussione Villa Zanelli, e la viabilità "mal progettata" di via Staligrado. 

 

Sì, mal progettata! 

Oggi è sotto gli occhi di tutti, ma nel 2006, quando fu presentato il progetto scrissi a sindaco e giornali la mia opinione: era una bretella mal concepita, sia come ampiezza della strada che specialmente come rotatorie terminali. Una bretella del genere che aspirava a sostituire via Stalingrado come principale arteria di collegamento tra il ponente savonese e autostrada col centro città ed il porto doveva avere ben altre caratteristiche. 

La bretella fu ampiamente criticata anche in comune, da parte del presidente della IV commissione Francesco Murialdo, ed il sindaco Berruti, per evitare ulteriori inciampi della sua maggioranza propose un emendamento in cui si impegnava a chiedere una ulteriore striscia alle ferrovie  per allargare la bretella a 4 corsie. Di fronte ai borbottii dei consiglieri Berruti sbottò con un "guardate che questo emendamento l'ha presentato il sindaco, mica topo gigio"! 26 settembre 2006. 

Ma la bretella progettata dall'IPS è rimasta tale e quale! Un disastro progettuale. Appena aperta la rotatoria su via Vittime di Brescia un bilico che la percorreva per immettersi sulla bretella "schiacciava" una ciclista. Morta. 

Per il comandante dei vigili Aloi le rotatorie sono a norma. Può anche darsi!  Ma sicuramente inadeguate a smaltire il traffico cui sono sottoposte, specie pesante. E finora alla rotatoria di via Vittime il traffico pesante non effettua svolte ma va diritto. Ma anche la rotatoria di fronte alle officine è visibilmente inadeguata. 

L'accesso ai parcheggi delle officine è poco chiaro, non comprensibile, così come la viabilità interna a quel parcheggio. Un'opera da dilettanti! E come conseguenza la rotatoria è oberata da auto che stanno decidendo da che parte andare, e quando hanno deciso magari non riescono ad entrare perchè la strada interna del parcheggio è occlusa. 

Provenendo da ponente l'accesso alla bretella di parco Doria è costituita da curve mal disegnate: una curva a destra troppo stretta, ed una controcurva a sinistra mal raccordata. Le tracce degli pneumatici sui cordoli ne sono una testimonianza. In commissione è stato rilevato che i trasporti eccezionali dovranno continuare a passare da via Stalingrado. Che dire? Ottimo, IPS. Ottimo progetto! 

E sulla pista ciclabile: quello spezzoncino che è stato fatto attorno alle officine fa solo dire: ma chi lo ha fatto! Un carnevale di colori diversi. Oltretutto con la pista lato strada. Ma costoro hanno mai visto piste ciclabili? Eppoi diciamocelo: i pedoni, i ciclisti sono un po' come l'acqua: vanno dove trovano la strada migliore. Infatti nonostante la bretella sia stretta molti ciclisti passano di lì, incuranti nel modo più assoluto della "pista ciclabile" di via Stalingrado. 

Non dimentichiamo però anche il brutto incrocio tra via Cilea e via Stalingrado. Un punto veramente critico. E' necessario salvaguardare chi sale da via Cilea e vuole immertersi in via Stalingrado: lì ci starebbe bene una rotatoria, e poi, vista l'attuale funzionalità della rotatoria delle officine,  ci vorrebbe per chi è diretto in centro Savona una bretella a senso unico da realizzarsi con una striscia di terreno da chiedere alle ferrovie: questa rampa andrebbe direttamente sulla bretella di parco Doria senza gravare sulla rotatoria delle officine. 

E' poi naturalmente necessario adeguare la larghezza della bretella di parco Doria e portare la rotatoria di via Vittime a dimensioni di 45 metri, altrimenti i problemi restano.

com.

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